Si preannuncia una seduta in ribasso a Wall Street. Ad un’ora e mezza dal suono della campanella, i contratti sui principali indici azionari scambiano sotto i livelli della vigilia (vedi quotazioni a fondo pagina).
Sul mercato si fanno sentire i timori circa la situazione instabile delle finanze di alcuni Paesi europei, che hanno messo in secondo piano i conti fiscali migliori del previsto di Cisco Systems (+2.5%), Visa (+2.8%) e Costco.
L’euro e’ scivolato sui minimi di sette mesi dopo che il ministero delle Finanze portoghese ha deciso di ridurre l’ammontare di una emissione obbligazionaria.
I CDS (credit-default swap) di Portogallo e Grecia, che ieri ha incassato l’approvazione della Commissione Europea per il suo piano di riduzione del budget, si sono deteriorati e i mercati dei rispettivi Paesi hanno perso nettamente terreno.
In Usa le societa’ di vendite al dettaglio pubblicheranno le cifre relative ai ricavi realizzati in gennaio nei punti vendita aperti da almeno un anno. Secondo le previsioni in media le aziende dovrebbero aver registrato un rialzo del 2.4%.
Alle 14:30 verranno inoltre diffuse le cifre relative alla produttivita’ del quarto trimestre e le nuove richieste di sussidio di disoccupazione, mentre alle 16 italiane sara’ la volta degli ordini alle fabbriche.
All’interno della sfera societaria, Cisco Systems accelera dopo che la leader mondiale di apparecchiature di Rete ha riportato un profitto in crescita del 23% e annunciato che il fatturato del trimestre in corso potrebbe vedere un incremento di sino al 26%.
Il colosso retail Costco ha riportato vendite milgiori del previsto in gennaio. Tuttavia l’incremento dell’8% non e’ stato giudicato sufficientemente alto dagli investitori e i titoli scambiano in rosso.
Riflettori ancora puntati su Toyota, dopo che la casa automobilistica giapponese, finita nell’occhio del ciclone per i difetti riscontrati in piu’ di una sua vettura, ha alzato l’outlook dopo aver riportato un utile fiscale di $1.68 miliardi, lievemente superiore alle stime.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo arretrano di $0.64 attestandosi a quota $76.34 al barile. Sul valutario la moneta unica e’ in flessione a $1.3850. In contrazione anche l’oro a $1105.50 l’oncia (-$6.50). In rialzo i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.6800% dal 3.7030% di ieri.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in calo di 6.20 punti (-0.57%) a 10090.20.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -7.50 (-0.42%) a 1778.00.
Il contratto sull’indice Dow Jones cede 51.00 punti (-0.51%) a quota 10190.00.