Quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni i futures Usa viaggiano intorno alla parita’, (vedi quotazioni a fondo pagina), lasciando intendere un avvio incerto nel giorno delle quattro streghe.
I listini americani scambiano in trading range, con gli investitori che preferiscono mantenere un approccio cauto nel giorno che segna la scadenza di una serie di contratti in vista dell’inizio di un G-20 chiave.
Ma le borse mondiali sono per lo piu’ positive, co il MSCI World Index che avanza per la nona seduta consecutiva: si tratta della striscia positiva piu’ lunga degli ultimi 11 mesi. A favorire l’azionario sono le speculazioni secondo cui gli sforzi per arginare la crisi finanziaria andranno in porto.
In Europa l’incertezza sulla cridi del debito sovrano dei PIIGS si e’ placata dopo che i leader della regione hanno promesso che pubblicheranno gli stress test condotti sulle banche spagnole, in modo da aumentare la trasparenza nel settore finanziario.
Intanto forze di segno opposto si stanno scontrando sui mercati americani: da una parte i rialzisti, che credono in un secondo trimestre solido a livello di risultati societari e dall’altra i ribassisti, secondo cui durante l’incontro del Gruppo dei 20 Paesi industrializzati del 26-27 giugno a Toronto difficilmente verra’ raggiunto un accordo in tema di riforma del sistema finanziario. L’UE fara’ fronte unito contro il Brasile, Cina e Canada, spingendo per una tassa sulle transazioni finanziare e un maggiore controllo del settore.
Ieri un bel balzo dei tecnologici ha aiutato i listini a recuperare terreno sul finale, dopo una seduta che rischiava di essere compromessa da qualche dato macro deludente. Oggi il calendario e’ privo di appuntamenti e l’attenzione degli investitori e’ concentrata sul valutario e la questione sempre calda del debito sovrano europeo.
In ambito di notizie societarie, Moody’s ha tagliato di tre gradini il rating sul credito di BP, a Aa2 da A2. E’ la seconda volta in un mese che l’agenzia decide di rivedere al ribasso il suo giudizio sulla societa’ petrolifera finita nell’occhio del ciclone per il disastro naturale provocato dalla fuoriuscita di petrolio dalla piattaforma Deepwater Horizon nel Golfo del Messico.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio decelerano. I futures con consegna luglio cedono $0.67 attestandosi a quota $76.12 al barile. Sul valutario la moneta unica scambia in flessione a quota $1.2370 (-0.14%). L’oro segna un +$10.8 a quota $1.259.5 l’oncia, segnando un nuovo record. Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 3.20% dal 3.19% di ieri.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 segna -0.3 punti a 1111.4 (-0.03%).
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 registra un ribasso di 1 punto a 1908.5 (-0.05%).
Il contratto sull’indice Dow Jones arretra di 11 punti a quota 10365 (-0.11%).