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Futures Usa ora contrastati. Pesano dubbi sulla ripresa economica

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New York – Futures Usa ora contrastati(valori a fondo pagina), fanno i conti con la delusione successiva al dato macro relativo agli ordini dei beni durevoli. Nel mese di gennaio, l’indicatore è crollato del 4%, ben più delle stime degli analisti, che avevano parlato di una contrazione -1,4%. La performance è stata la peggiore dal 2009.

E’ attesa intanto per il cruciale appuntamento dell’asta della Bce, in calendario nella giornata di domani. Un sondaggio di Bloomberg ha rivelato che gli istituti europei potrebbero arrivare a chiedere prestiti a due-tre anni per un valore complessivo di 470 miliardi di euro. Ma si parla di cifre ancora più elevate.

L’S&P500 potrebbe dunque non riuscire a estendere i rialzi ben oltre i massimi da 4 anni (per l’esattezza 5 giugno 2008) raggiunti ieri. Ad ora a febbraio ha registrato +4,2%. Se chiuderà anche questo mese in positivo, sarà il terzo di fila. Al momento scambia su 14,1 volte gli utili, contro una media pari a 16,4 dal 1954, stando ai numeri riportati da Bloomberg.

Guardando al fronte societario, focus su Yahoo, che avrebbe richiesto al gigante dei social network Facebook il pagamento di una licenza, per l’utilizzo di una tecnologia definita di proprietà. È una battaglia legale che ormai coinvolge l’intero settore.

Sul fronte valutario, l’euro sale sul dollaro +0,37%, a $1,3445. La moneta unica avanza contro lo yen +0,08% a JPY 108,07, mentre il rapporto dollaro/yen -0,21%, a 80,42.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio arretrano dello 0,37%, a quota $108,16 al barile, mentre le quotazioni dell’oro scambiano a $1.783,50 l’oncia (+0,48%).

Alle 14.58 ora italiana (le 8.58 di New York), i futures sull’indice S&P500 perdono -0,75 punti (-0,05%), a 1.366,50 punti.

I futures sul Nasdaq su di 1,25 punti (+0,05%), a 2.609.

I futures sul Dow Jones arretrano di 3 punti (-0,02%), a 12.966.

Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano al 1,927%.