New York – Futures sugli indici azionari americani virano in rosso: l’attenzione è sempre sulle notizie che arrivano dall’Europa e sul tema “Grexit”, così come è stato coniato, ovvero sul rischio che la Grecia lasci l’euro. Bruciati i guadagni iniziali dovuti alle speculazioni circa una nuova iniezione di liquidita’ da parte della banca centrale europea.
A rassicurare i mercati ieri ci aveva pensato Mario Monti, che ha escluso un’eventualita’ del genere. Ma oggi la dura realta’ e la fase di stallo politico sono tornate al centro delle preoccupazioni, con Bankia, la terza banca di Spagna, che rischia il fallimento. Primo effetto sui mercati: l’euro ha aggiornato i minimi di 52 settimane a $1,2515.
L’indice allargato S&P 500 si appresta a chiudere la settimana con il migliore risultato degli ultimi due mesi, ma molto si decidera’ quando a scambi cominciati verra’ pubblicato il dato sulla fiducia dei consumatori. Le spese contano per circa il 70% della maggiore economia al mondo.
Gli strategist intervistati da Marketwatch affermano che stanno aumentando le aspettative su un intervento della Bce, necessario più che mai visto l’immobilismo dei leader europei. Intanto, lo S&P 500 rimane in rosso di più del 5% dall’inizio di maggio, mentre nello stesso arco temporale l’indice di riferimento dei mercati azionari europei, lo Stoxx 600, ha perso quasi il 5,9%. Come se non bastasse, nell’arco di questa settimana, l’euro è scivolato al minimo degli ultimi 22 mesi nei confronti del dollaro.
Gli strategist di Barclays avvertono che qualsiasi intervento di breve termine da parte della Bce non avrebbe una grande portata. “Il punto è che bisogna fare qualcosa nel breve termine, ma la risposta probabilmente sarà piuttosto limitata, a meno che non ci sarà una ulteriore e grave deterioramento nel sentiment o nelle condizioni economiche”, hanno scritto in una nota.
Dal fronte economico, attesa per la pubblicazione dell’indice della fiducia dei consumatori stilato dall’Università del Michigan.
MERCATO VALUTARIO– L’euro aggiorna i minimi degli ultimi due anni su cui continua a viaggiare nei confronti del dollaro e al momento scivola a $1,2515.
MATERIE PRIME – I futures con consegna luglio sul petrolio Usa al Nymex salgono +0,46% a $91,08 al barile. Oro +0,29% a $1.564,40. Quanto ai Treasury a 10 anni, i rendimenti fanno segnare una flessione di 2,7 punti base all’1,75%.
Alle 15 ora italiana (le 9 di New York), i futures sull’indice S&P500 salgono dello 0,27% a quota 1.326,20 punti.
I futures sul Nasdaq sono in calo dello 0,14% a 2.532,75.
I futures sul Dow Jones arretrano dello 0,31% punti a 12.490 punti (+0,23%).
I contratti sull’S&P 500 cedono lo 0,23% a 1.319,50.