Si preannuncia una seduta incerta Wall Street, con i contratti sui principali indici azionari che quando manca mezz’ora all’inizio delle contrattazioni scambiano in prossimita’ dei livelli della chiusura di venerdi’.(vedi quotazioni a fondo pagina).
Le cifre macro pubblicate in mattinata hanno placato l’entusiasmo della prima parte di mattinata, mettendo in secondo piano i dati provenienti dal Giappone, da cui e’ emersa una crescita dell’economia superiore alle attese nel terzo trimestre. Tuttavia non sembrano sufficienti a compromettere quello che si prospetta un avvio di settimana all’insegna degli acquisti. L’attivita’ manifatturiera dell’area di New York si e’ contratta piu’ delle attese in novembre, scendendo dai livelli record toccati il mese precedente. Allo stesso tempo le vendite al dettaglio sono cresciute dell’1.4% in ottobre, una percentuale che e’ risultata superiore alle previsioni. Il prossimo appuntamento macro riguarda le scorte di magazzino di settembre.
A sostenere i listini e’ ancora una volta la persistente debolezza del dollaro in vista dell’intervento chiave che terra’ oggi il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke. Venerdi’ scorso il mercato ha chiuso in rialzo per la seconda settimana consecutiva, ma nel 2009 l’S&P 500 non e’ ancora riuscito archiviare una seduta sopra la soglia psicologica chiave dei 1.100 punti.
Bernanke fara’ il suo discorso alle 18:15 italiane, dopo che un gruppo nutrito di funzionari Fed ha spiegato perche’ la Banca Centrale e’ cosi’ reluttante ad alzare i tassi di interesse, pur riconoscendo che i tassi bloccati su livelli cosi’ bassi stanno avendo un ruolo chiave nella fase no del biglietto verde.
Intanto il dollaro continua a indebolirsi con la moneta unica che guadagna lo 0.4% nella prima mattinata americana. Ultimamente la fase difficile del dollaro avviene in concomitanza con i guadagni messi a segno dalle materie prime e dall’azionario. Oggi l’oro ha gia’ toccato un nuovo record a quota $1.133,50 l’oncia.
Non mancano nemmeno le notizie societarie, con General Motors che dopo aver riportato una perdita escluse componenti straordinarie di $261 milioni nel terzo trimestre, ha annunciato che restituira’ i soldi ricevuti in prestito dal governo prima del previsto. La casa automobilistica, uscita dalla fase di amministrazione controllata in tempi record, il 10 luglio scorso, prevede una crescita moderata l’anno prossimo.
Lowe’s, societa’ di vendite al dettaglio di beni per la casa, ha archiviato il terzo trimestre con utili in linea con le stime, mentre secondo le sue previsioni le vendite nei negozi aperti da almeno un anno scivoleranno del 2%-6% negli ultimi tre mesi dell’anno. Al momento i titoli avanzano dello 0.5%. n ambito di trimestrali in settimana gli investitori conosceranno i conti fiscali di Home Depot, Target e TJX Cos., la spocieta’ madre di TJ Maxx.
Sul fronte M&A e’ finita sotto i riflettori l’azienda di apparecchiature di Rete Cisco Systems, che ha rivisto al rialzo l’offerta per l’azienda norvegese di video conferenze Tandberg a $3.4 miliardi, mentre stando alle ultime indiscrezioni stampa J.P. Morgan Chase sarabbe vicina all’acquisto della britannica Cazenove, societa’ di brokeraggio con la quale gestisce una joint venture in Gran Bretagna.
Sugli altri mercati, sull’energetico guadagna terreno il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre avanzano di $1.72 a quota $78.07 al barile. Sul valutario arretra il dollaro, con l’euro che si rafforza nei confronti del biglietto verde a $1.4976. In progresso i prezzi dell’oro: i futures con scadenza dicembre accelerano di $13.10 a quota $1129.80 l’oncia. In rialzo i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e’ sceso al 3.4000% dal 3.4290% di venerdi’.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in progresso di 7.80 punti (+0.71%) a quota 1099.20.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in rialzo di 7.25 punti (+0.41%) a 1795.50.
Il contratto sull’indice Dow Jones guadagna 52 punti (+051%) a 10.294.00.