Mercati

Futures Usa: l’Europa torna (in negativo) al centro dell’attenzione

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

New York – Futures sui principali indici azionari Usa ancora deboli (vedi valori a fondo pagina), con i segnali poco incoraggianti dall’Europa che tornano in primo piano e smorzano l’appetito per il rischio degli investitori.

I dati sulle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti hanno visto in calo a 357 mila unita’ contro le 35 mila previste e rispetto alle 363 mila della settimana precedente (riviste in rialzo). Si tratta del numero più basso dall’aprile 2008.

Nella giornata di ieri era stato il risultato dell’asta spagnola a pesare sull’andamento di Wall Street, e a portare i principali listini Usa in calo oltre -1%. Rischi Europa che, aggiuntisi alla minore probabilità di stimoli monetari dalla Fed, portano in ribasso anche l’azionario europeo e le Borse asiatiche.

Nel mercato valutario in primo piano la debolezza della moneta unica contro i principali rapporti di cambio. Cede oltre mezzo punto percentuale sul dollaro statunitense, mentre oltre il punto percentuale sullo yen giapponese, si prepara a sfondare al ribasso anche quota JPY 107.

Ma il rapporto al centro dell’attenzione degli operatori al momento è l’EUR/CHF, con l’avvicinarsi pericolosamente al floor imposto dalla Banca nazionale della Svizzera (SNB), a CHF 1,20. Superato per un momento il limite, per poi tornare subito sui CHF 1,202-1,201. Raggiunti CHF 1,19995.

Tra i nomi societari si segnala il balzo oltre +5% di Bed Bath & Beyond negli scambi tedeschi, dopo che la società ha detto di attendersi utili per azione più alti delle attese per il primo trimestre. Apple sembra tenere il ritmo e avanza, seppur con un modesto +0,2%.

Ford annuncia di aver rivisto al rialzo le stime sulla vendita di autovetture per il 2012, dopo un ottimo primo trimestre.

Dal fronte economico degli Stati Uniti, attesi i dati sulle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione alle 14.30, mentre alle 15.45 l’indice sulla fiducia dei consumatori di Bloomberg. Alle 16.30 immagazzinamento di gas naturale e vendite catene commerciali.

Sul fronte valutario, l’euro scende nei confronti del dollaro dello 0,54% a $1,3068, cedendo sullo yen l’1,17% a JPY 107,04. Nei confronti della valuta nipponica, l’euro testa i minimi delle ultime tre settimane. Rapporto dollaro/yen -0,66% a JPY 81,88.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio tornano a salire dopo il tonfo di ieri che ha interessato tutte le materie prime, attestandosi $101,90 al barile, con +0,42%, mentre le quotazioni dell’oro avanzano dello 0,85%, a $1.627,90. Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano al 2,175%.

Alle 15.01 ora italiana (le 9.01 di New York), i futures sull’indice S&P500 arretrano dello 0,36%, a 1.388,20 punti.

I futures sul Nasdaq giù dello 0,19%, a 2.731,25 punti.

I futures sul Dow Jones perdono lo 0,34%, a 12.961 punti.