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Futures Usa ingessati dopo Pil. Aumentano incognite Fed

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New York – Futures sui principali indici azionari Usa poco variati (vedi valori a fondo pagina) anche dopo la revisione al rialzo del dato relativo Pil Usa, che nel secondo trimestre del 2012 è salito +1,7%, meglio del +1,5% inizialmente reso noto. A questo punto manca l’ultima revisione dell’indicatore, attesa tra qualche settimana.

La notizia è positiva, ma mette proprio per questo motivo ancora più in forse il contenuto del discorso che il presidente della Fed Ben Bernanke pronuncerà il prossimo venerdì a Jackson Hole, nello stato dello Wyoming. Già le grandi banche d’affari hanno qualche riserva su cosa il timoniere della Fed dirà. In ogni caso, gli analisti prevedono che, non avendo di fronte tutti quei paletti che condizionano invece Mario Draghi, Bernanke potrà prima o poi liberare la propria droga sui mercati con maggiore facilità. Detto questo le incognite non sono tanto nel lungo termine, quanto nel breve. Ed è vero che il Pil americano è stato rivisto al rialzo – grazie soprattutto all’apporto delle spese per consumatori -, ma è altrettanto vero che gli investimenti delle aziende sono saliti al tasso più basso in tre anni.

Euro a $1,2544.

Si attende l’altro dato in calendario in giornata, ovvero quello delle abitazioni in vendita: le attese di Bloomberg sono per +1% nel mese di luglio, dopo -1,4% in giugno.

Intanto, le principali Borse europee si risollevano grazie al dato relativo al Pil Usa.

Focus su settore auto: il Ceo di Ford, Alan Mulally, in giornata terrà un discorso presso l’impianto ad Hangzhou, in Cina. Investimento da $760 milioni per cercare di raddoppiare la capacità produttiva nel paese entro il 2015.

General Motors starebbe invece pensando a un investimento da $1 miliardo per i prossimi 5 anni, per aumentare la produzione di vetture e componenti in Russia, stando a quanto ufficializzato dal direttore delle attività estere Tim Lee.

In ambito valutario, l’euro in calo sul dollaro a $1,2550 (-0,11%). Dollaro/yen +0,13% a quota JPY 78,60, mentre euro/yen +0,03%, a JPY 98,65.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio giù -0,70%, a quota $95,66 al barile, mentre le quotazioni dell’oro a $1.668 l’oncia (-0,11%).

Alle 14:55 ora italiana (le 8.55 di New York), i futures sull’indice S&P500 sono invariati, così come quelli sul Nasdaq e sul Dow Jones.

Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano all’1,635%, in rialzo di 1 punto base.