New York – I futures sui principali indici azionari Usa rimangono chiusi in trincea (vedi valori a fondo pagina) stamattina, preludio alla peggiore seduta dell’anno per il mercato finanziario americano. Sotto pressione anche materie prime (Indice CRB in flessione del -0,8%) ed euro, scivolato in area $1,31.
I listini americani si allineano cosi’ alla performance delle Borse europee e delle Piazze asiatiche, dopo la contrazione registrata dal Pil europeo, che fomenta i timori su un forte rallentamento della crescita economica globale.
Eurostat conferma di fatto la stima preliminare per il quarto trimestre dello scorso anno. Si parla di una flessione -0,3% nell’intera Eurozona e nell’Ue a 27 paesi. Pil italiano confermato in calo -0,7%.
A rendere lo scenario più incerto e preoccupante le attese sull’accordo che la Grecia deve stringere con il settore privato. L’intesa prevede uno swap del debito necessario per attivare il secondo pacchetto di aiuti da €130 miliardi ed evitare così un default disordinato imminente. Si teme che non si riesca a raggiungere il numero minimo richiesto.
Per la prima volta da inizio 2012 il mercato Usa mostra dei sell intensi, un segnale che potrebbe trattarsi di qualcosa di più di una semplice correzione di pochi giorni. Il rallentamento atteso dalla crescita economica cinese e la conferma della contrazione in atto in Europa sono e continuo a rimanere i temi fondamentali, considerando anche i rischi associati al caro petrolio.
L’aumento del costo degli energetici rischia di deragliare la ripresa nei paesi industrializzati e di scatenare nuovamente la bestia inflazione nei mercati emergenti, portando dunque alla possibilità di future strette monetarie, e associato ulteriore calo della crescita.
Intanto l’oro scende con forza sotto la soglia di $1.700, aggirandosi in area $1.680 l’oncia.
Tra le storie piu’ interessanti riguardanti i singoli titoli quotati, in netto calo Nutrisystem (-12%) dopo che la società di prodotti dietetici ha annunciato utili per azione annui inferiori alla media delle stime degli analisti.
Dal fronte economico degli Stati Uniti, non sono attesi dati di rilievo.
In ambito valutario, l’euro sul dollaro a $1,3130 (-0,66%). La moneta unica perde lo 0,03% verso il franco svizzero a CHF 1,2055, mentre contro lo yen cede l’1,05%, a JPY 106,62.
Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio arretrano dell’1,3%, a quota $105,33 al barile (-1,39 dollari), mentre le quotazioni dell’oro sono in ritirata a $1.682,40 l’oncia (-1,26%).
Alle 15 ora italiana (le 9 di New York), i futures sull’indice S&P500 arretrano dello 0,86%, a 1.363,60 punti.
I futures sul Nasdaq giù dello 0,85%, a 2.593,75 punti.
I futures sul Dow Jones perdono lo 0,77%, a 12.960 punti.
Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano all’1,97%, subendo una flessione di -4,3 punti base.