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FUTURES USA IN ROSSO: PESANO GE E BOFA

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Si profila una seduta in ribasso a Wall Street, con i contratti sui principali indici azionari che quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni scambiano sotto i livelli della vigilia (vedi quotazioni a fondo pagina) in una giornata ricca di notizie, in particolare sul fronte delle trimestrali.

A gravare sull’andamento dei mercati sono i dati pubblicati da Bank of America e quelli contrastanti annunciati da General Electic, che hanno oscurato le cifre solide di alcuni colossi dell’hi-tech. La conglomerata industriale ha battuto le attese degli analisti nel terzo trimestre per quanto riguarda gli utili, ma ha deluso sul fronte del fatturato.

Un altro report trimestrale chiave che avra’ indubbiamente un impatto decisivo sui principali indici di Wall Street, che oggi cercheranno di chiudere la seduta in rialzo in modo da allungare a due la serie di settimane consecutive positive, sara’ quello della componente del Dow Bank of America. L’istituto ha annunciato un rosso netto di $1 miliardo, ovvero 26 centesimi per titolo, che si confronta con gli utili pari a $1.18 miliardi, ossia 15 cent per azione, di un anno prima. Gli analisti prevedevano una perdita per titolo di 21 centesimi: le azioni accusano il colpo bruciando il 3% in mattinata.

Nel settore tecnologico, i risultati annunciati sono stati nel complesso positivi, in particolare quelli di Google. Gli investitori hanno invece colto l’occasione della presentazione dei conti fiscali per vendere i titoli Advanced Micro Devices e IBM, dopo la corsa di cui le azioni si sono rese protagoniste negli ultimi mesi. Ma c’e’ dell’altro.

Sebbene Big Blue e GE abbiano battuto le attese e IBM abbia persino rivisto al rialzo l’outlook sull’intero esercizio 2009, gli investitori hanno preferito guardare al lato negativo della medaglia, con i commenti della societa’ informatica circa le spese aziendali nel comparto IT e il fatturato di GE peggiore del previsto che hanno pesato piu’ di tutto il resto. I titoli IBM scivolano del 4% mentre

La conglomerata industriale General Electric ha riportato utili in calo a $2.42 miliardi, citando la contrazione dell’87% dei profitti della divisione finanziaria GE Capital. Le azioni GE lasciano sul campo il 2%. Se puo’ interessarti, in borsa si puo’ guadagnare accedendo alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo subito: costa solo 76 centesimi al giorno, provalo ora!

“Se da un lato battere le attese degli analisti non dovrebbe rivelarsi un’impresa ardua – infatti le cifre non sono piu’ alte di quanto non fossero tre mesi fa – e’ superare le attese degli investitori che risultera’ molto piu’ difficile. Basti vedere i casi di Goldman Sachs e Nokia”, ha sottolineato in una nota ai clienti Bert Jansen, strategist di Exane BNP Paribas, facendo riferimento al calo subito ieri dalle aziende citate.

I titoli Google guadagnano invece il 3.4%, dopo che il colosso Internet ha registrato utili e fatturato in rialzo. “Considerando il modello di business e le opportunita’ in aree come video e la telefonia mobile, continuiamo a ritenere Google la societa’ meglio posizionata per trarre beneficio dalla ripresa del mercato della pubblicita’ e dalla crescita generale nell’utilizzo della Rete”, ha detto Heath Terry, un analista di FBR Capital Markets.

Sul fronte macroeconomico, tra le 15 e le 16 italiane gli operatori conosceranno le cifre relative ai flussi di capitale in agosto, alla produzione industriale relativa al mese scorso e ai dati di ottobre sulla fiducia dei consumatori forniti dall’Universita’ del Michigan. Secondo le previsioni, la produzione industriale dovrebbe essere cresciuta in settembre per il terzo mese consecutivo. Alle 16:15 italiane gli occhi saranno puntati sull’intervento del presidente della Fed di Dallas, Richard Fisher alla SMU, la scuola di business della citta’ texana.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico arretra il greggio. Al momento i futures con consegna novembre cedono $0.45 a quota $77.13 al barile. Sul valutario tenta di recuperare terreno il dollaro, con il Dollar Index in rialzo dello 0.5% e l’euro che scambia invece in calo nei confronti del biglietto verde a quota $1.4866. In contrazione per la terza seduta consecutiva l’oro: i futures con scadenza dicembre scambiano in ribasso di $4.30 a quota $1046.30 l’oncia. In rialzo invece i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.4500% dal 3.4700% di ieri.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in flessione di 7.60 punti (-0.7%) a quota 1082.20.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -8.25 punti (-0.47%) a 1740.25.

Il contratto sull’indice Dow Jones e’ in ribasso di 57.00 punti (-0.57%) a 9907.00.

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