Si preannuncia una seduta in calo per l’azionario americano, con i principali indici della Borsa che quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni sono orientati in ribasso.
I listini azionari hanno chiuso in rialzo la settimana scorsa, un periodo caratterizzato da una serie di dati relativamente positivi sul fronte economico, tra cui quello sulla situazione occupazionale in maggio, che ha evidenziato la perdita di posti di lavoro piu’ contenuta degli ultimi otto mesi.
L’ultima volta che il Dow ha chiuso in rialzo 11 settimane su 13 e’ stato nel 2003, quando riusci’ ad archiviare in positivo 13 settimane su 15. Tuttavia molti temono che i guadagni visti di recente siano destinati ad essere seguiti da un naturale ritracciamento tecnico.
Con un’agenda macroeconomica priva di appuntamenti di rilievo, gli investitori potrebbero approfittarne per intascare qualche profitto mentre cercano di deterimnaare se il poderoso rimbalzo visto negli ultimi 3 mesi e’ sostenibile o se invece e’ destinato a sgonfiarsi. A dare carburante ai listini nelle ultime settimane e’ stata piu’ di ogni altra cosa l’idea che la recessione si sia in una fase di moderazione.
Nonostante ultimamente non siano mancati segnali di un miglioramento dell’economia globale, restano alcune preoccupazioni. I tassi di interesse sui titoli di Stato si mantengono su livelli alti, il tasso di disoccupazione continua a crescere e i prezzi del petrolio, seppur in ribasso, scambiano pur sempre non lontani dai massimi di sei mesi toccati la settimana scorsa. Tutti questi fattori contribuiscono ad assillare le menti degli operatori, alimentando i dubbi circa la sostenibilita’ e forza del recupero.
Tra i singoli settori, gli occhi saranno puntati su banche e tecnologici. Alcuni istituti nazionali che hanno ricevuto soldi federali in prestito nell’ambito del piano di salvataggio del sistema finanziario TARP, potrebbero sapere gia’ da oggi se saranno in grado di restituire il denaro. Secondo quanto scritto dal Washington Post, JP Morgan Chase, Goldman Sachs e American Express dovrebbero ottenere l’approvazione per ripagare il governo.
All’interno del comparto tech, a polarizzare l’attenzione saranno in particolare Palm e la societa’ di tlc SptinNextel, dopo il lancio, avvenuto nel fine settimana, del telefonino multimediale Pre. Secondo gli analisti di Citi, il dispositivo, che dovrebbe fare concorrenza all’iPhone di Apple, ha avuto un buon successo all’esordio. Le stime parlano di 35000-60000 unita’ vendute negli Stati Uniti. I titoli corrono del 4% nel preborsa.
Nel frattempo Apple sta tenendo la sua conferenza annuale con i produttori e esperti del settore tecnologico, nel corso della quale dovrebbe annunciare il lancio del nuovo modello dell’iPhone. L’annuncio dovrebbe arrivare intorno alle 19 italiane, con alcuni osservatori che scommettono che il confondatore della societa’ Steve Jobs approfittera’ della speciale occasione per riapparire in pubblico e annunciare il suo ritorno alla guida della societa’. Le azioni della Mela cedono l’1% nel pre-market.
Sempre in ambito societario General Mills guadagna circa il 2% dopo aver rivisto al rialzo le previsioni sugli utili per azione dell’esercizio 2009. Barclays intanto ha annunciato che e’ in trattative per la cessione della sua divisione di gestione di fondi, Barclays Global Investors, a BlackRoc.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures con consegna luglio perdono $0.87 a $67.57 al barile. Sul valutario, l’euro si indebolisce nei confronti del dollaro, attestandosi a quota 1.3871. Arretra l’oro a $951.30 (-$11.30) l’oncia. In recupero i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.8100% dal 3.8620% di venerdi’.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto futures sull’indice S&P 500 e’ in ribasso di 8.30 punti (-0.88%) a 932.20.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -14.00 (-0.94%) a 1481.00.
Il contratto sull’indice Dow Jones cede 79 punti (-0.90%) a 8683.00.