Ad un’ora e mezza dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa continuano a trattare in netto ribasso (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio in deciso calo per l’azionario. Contenuta la reazione degli indici agli ultimi dati macroeconomici rivelatisi migliori delle attese.
Ad originare un’estensione delle vendite sui mercati e’ il colpo di scena nel settore dell’auto. Nella nottata il Senato americano ha respinto il piano di salvataggio da $14 miliardi, gia’ approvato nei giorni scorsi dalla Camera. Il fatto ha originato un crollo dei titoli GM e Ford, rispettivamente in calo del 35% e del 20% nel preborsa. General Motors e Chrysler potrebbero presto dichiarare la bancarotta a causa degli insufficienti fondi a disposizione. Stando ad un articolo apparso sul Wall Street Journal la prima avrebbe gia’ contattato banchieri ed avvocati per studiare la richiesta di accesso al processo di amministrazione controllata.
A preoccupare gli operatori e’ anche la situazione all’interno del comparto bancario. L’amministratore delegato di Jp Morgan ha ammonito su perdite “terribili” nel quarto trimestre, sostenendo comunque che il rischio di una grande depressione al momento non esiste, mentre Bank of America ha annunciato un taglio di 35 mila posti di lavoro nell’arco dei prossimi tre anni in risposta al deterioramento dell’economia. In calo il colosso delle carte di credito American Express a causa dei commenti negativi di Deutsche Bank.
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Sul fronte macro, nuovo calo delle vendite al dettaglio nell’ultimo mese che, scendendo dell’1.8% si sono comunque attestate a livelli migliori del consensus. In ribasso anche i prezzi alla produzione: la contrazione di novembre e’ pari a -2.2%, leggermente maggiore delle stime degli economisti che erano per un ribasso del 2.0%. Dopo l’apertura delle borse sara’ la volta delle scorte di magazzino e della fiducia dei consumatori.
Sugli altri mercati, in ribasso il petrolio: i futures con consegna gennaio sono in calo di $3.56 a $44.42 al barile. Sul valutario, euro in progresso nei confronti del dollaro a quota 1.3389. Arretra l’oro a $813.00 l’oncia (-$13.60). In rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.54%.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 31.10 punti (-3.56%) a 843.40.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -32.50 punti (-2.73%) a 1157.50.
Il contratto sull’indice Dow Jones perde 255 punti (-2.98%) a 8315.00.
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