A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa continuano a trattare in forte calo (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio negativo per l’azionario.
Dopo il maxi-rialzo delle passate sedute, che nella sola ultima settimana ha permesso agli indici di recuperare in media l’11%, sui mercati azionari tornano a prevalere le vendite. Gli operatori stanno ancora digerendo gli ultimi dati sulle vendite al dettaglio seguenti il “Black Friday” che apre ufficialmente la corsa allo shopping natalizio.
Un rapporto diffuso in mattinata dalla National Retail Federation evidenza che gli americani quest’anno hanno speso il 7.2% in piu’ rispetto allo scorso anno ma che oltre il 70% di essi ha concentrato la spesa su oggetti fortemente scontati (fino al 60% del prezzo originale).
Particolare importanza avra’ in giornata il rilascio del dato sull’attivita’ manifatturiera per cui e’ prevista una contrazione a 38 punti, dopo quelle gia’ registrate da Cina (al minimo storico) e dall’Inghilterra. Per gli analisti di Bank of America il dato potrebbe attestarsi ai livelli piu’ bassi da maggio 1982. Saranno seguiti con attenzione anche gli interventi del presidente della Fed Ben Bernanke (16:00) e del Segretario al Tesoro Usa Henry Paulson (21:00), alla ricerca di qualche segnale che possa fornire maggiori indicazioni sullo stato di salute dell’economia a stelle e strisce.
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Nel preborsa tratta in ribasso il colosso dell’auto General Motors. C’e’ una certa tensione tra gli investitori riguardo alla concessione del prestito ponte da parte del governo per permettere all’azienda di evitare il processo di bancarotta. I manager della casa automobilistica presenteranno nelle prossime ore il programma sull’utilizzo dei fondi.
Nel comparto Internet, notizie contrastate sul gigante media online Yahoo!. Il Sunday Times britannico riporta che Microsoft sarebbe disposta a sborsare $20 miliardi per rilevare il motore di ricerca di Yahoo! ma il noto blog hi-tech americano All Things Digital ha definito la notizia come una “fiction totale”. Il titolo e’ comunque schizzato +7% nel preborsa.
Sugli altri mercati, in calo il petrolio: i futures con consegna gennaio sono in ribasso di $3.01 a $51.42 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in ribasso nei confronti del dollaro a quota 1.2606. In calo l’oro a $794.80 l’oncia (-$24.20). Salgono i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.84%.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 22.90 punti (-2.56%) a 872.40.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -26.50 punti (-2.23%) a 1159.50.
Il contratto sull’indice Dow Jones perde 183 punti (-2.07%) a 8638.00.
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