Ad un’ora e mezzo dall’avvio delle contrattazioni i futures Usa viaggiano intorno alla parita’, (vedi quotazioni a fondo pagina), lasciando intendere un avvio incerto.
I listini scambiano in trading range, con gli investitori che preferiscono mantenere un approccio cauto nel giorno che segna la scadenza di una serie di contratti in vista dell’inizio di un G-20 chiave.
Forze di segno opposto si stanno scontrando sui mercati: da una parte i rialzisti, che credono in un secondo trimestre solido a livello di risultati societari e dall’altra i ribassisti, secondo cui durante l’incontro del Gruppo dei 20 Paesi industrializzati del 26-27 giugno a Toronto difficilmente verra’ raggiunto un accordo in tema di riforma del sistema finanziario. L’UE fara’ fronte unito contro il Brasile, Cina e Canada, spingendo per una tassa sulle transazioni finanziare e un maggiore controllo del settore.
Ieri un bel balzo dei tecnologici ha aiutato i listini a recuperare terreno sul finale, dopo una seduta che rischiava di essere compromessa da qualche dato macro deludente. Oggi il calendario e’ privo di appuntamenti e l’attenzione degli investitori e’ concentrata sul valutario e la questione sempre calda del debito sovrano europeo.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio decelerano. I futures con consegna luglio cedono $1.02 attestandosi a quota $75.77 al barile. Sul valutario la moneta unica scambia in flessione a quota $1.2372 (-0.13%). L’oro segna un +$9.30 a quota $1.258 l’oncia, segnando un nuovo record. Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 3.20% dal 3.19% di ieri.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 segna -0.7 punti a 1111 (-0.06%).
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 registra un ribasso di 1 punto a 1910.5 (-0.05%).
Il contratto sull’indice Dow Jones arretra di 9 punti a quota 10367 (-0.09%).