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Futures Usa in calo dell’1,5%: tornano pesanti i sell off

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New York – Dura il tempo di un giorno l’euforia di Wall Street successiva alla decisione della Fed di lasciare i tassi invariati fino al 2013. Per i futures americani la performance è infatti decisamente negativa (vedi trend in fondo pagina.

Sul fronte valutario l’euro perde terreno contro il dollaro, attestandosi a quota $1,4350. Il biglietto verde perde però contro lo yen, a 76,48.

All’indomani del grande annuncio l’incertezza sul futuro dell’economia degli Stati Uniti permane: il sostegno della Fed riuscirà davvero a sostenere sia la congiuntura che l’azionario? I dubbi sono molti e quello più rilevante è espresso da una domanda ben precisa: l’America finirà come il Giappone nella trappola della liquidità?

L’alto livello di indebitamento non fa che rendere ancora più incerto l’outlook e potrebbe contribuire a una maggiore volatilità. Prolungando in maniera significativa gli stimoli all’economia, la Fed infatti non ha fatto altro che evidenziare la reale debolezza dell’economia Usa, e la fragilità di movimenti eccessivi nel mercato. I futures lo dimostrano e stanno già scontando una correzione.

Nonostante il rally di ieri, l’indice S&P500 è ancora sotto del 14% rispetto ai massimi raggiunti ad aprile, colpito nelle ultime settimane per l’appunto dai problemi crescita economica, tetto del debito e downgrade.

Attesa oggi per le scorte all’ingrosso che saranno rese note alle 16 ora italiana.

Sul fronte delle commodities, intanto, l’avversione al rischio è dimostrata dal nuovo balzo dell’oro, che cresce sul Comex dello 1,18%, attestandosi a 1.763,6 l’oncia. In rialzo anche i futures sul petrolio, che sul Nymex guadagnano più di $3 a $82,33 al barile (+3,82%).

Intanto alle 14.53 (le 8.53 ora di New York) il future sull’indice S&P500 scende di 17,50 punti (-1,49%), a quota 1.154.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in ribasso di 37,25 punti (-1,73%), a 2.118,25.

Il contratto sull’indice Dow Jones arretra di 171 punti (-1,53%), a 11.023.