Società

Futures Usa in calo, ancora balzo petrolio WTI

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

(WSI)-Tassi di interesse:in area Euro i tassi di mercato governativi e swap sono calati soprattutto sulla parte lunga della curva in un contesto di aumento dell’avversione al rischio tra gli investitori a causa dei forti scontri in Libia. Pesanti le borse europee con il listino italiano particolarmente penalizzato a causa dei numerosi legami economici di aziende quotate in Italia nel paese africano.

In aumento gli spread dei titoli periferici vs il decennale tedesco, in gran parte a causa di acquisti sul Bund che hanno spinto il tasso di mercato decennale in prossimità del 3,15%. Ieri la Bce ha annunciato che la scorsa settimana gli acquisti di bond si sono attestati a 711 Mln€, confermando il ritorno dell’istituto centrale sul mercato dopo tre settimane di pausa.

Oggi la Bce drenerà 77 Mld tramite l’operazione a 7 giorni per sterilizzare la liquidità immessa nel sistema a fronte di 76,5Mld che giungono in scadenza. I dati relativi ai prestiti overnight presso Bce relativi a ieri sono rimasti sostanzialmente invariati (da 14,17 a 14Mld€).

Nel frattempo aumentano le voci di coloro che temono un aumento dell’inflazione all’interno del board.Il membro greco Orphanides ha dichiarato che l’inflazione potrebbe restare sopra il 2% per un periodo più lungo del previsto ed i membri devono essere pronti ad agire di conseguenza. Stark, membro tedesco, ha dichiarato che la Bce agirà rapidamente in seguito a qualsiasi segnali di potenziali effetti di secondo livello, in modo particolare sulla dinamica salariale.

Un indicatore di aspettative di inflazione a 5 anni fra 5 anni spesso citato da Trichet (la cosiddetta 5 year forward breakeven su titoli tedeschi), si colloca poco al di sotto del 2%, ai massimi da gennaio 2010. Sul fronte macro le indicazioni sono invece state positive. La fiducia degli imprenditori tedeschi a febbraio è salita al nuovo massimo storico, gli indici Pmi confermano la crescita in atto nell’area. In Germania prosegue il rialzo della fiducia dei consumatori che relativamente a marzo è salita ai massimi dall’ottobre 2007.

Sul fronte aste, oggi è previsto il collocamento di titoli a breve spagnoli a 3 e 6 mesi per 3,5Mld€. Negli Usa riaprono oggi i mercati dopo la pausa per la festività del Presidents Day. Sarà interessante vedere la reazione degli operatori statunitensi in seguito alle tensioni che stanno interessando la Libia. Al momento i future sui principali indici indicano un’apertura in marcato calo.

La settimana sarà ricca di dati macro, a partire dalla giornata odierna in cui verrà pubblicato l’indice di fiducia dei consumatori di febbraio. La settimana si concluderà con la seconda lettura del Pil del quarto trimestre. Oggi saranno inoltre emessi 35Mld$ di titoli biennali, nell’ambito di un programma di emissioni settimanali di 99Mld$.

Valute: l’euro, dopo la giornata sostanzialmente stabile di ieri grazie anche ai favorevoli dati macro pubblicati, ha evidenziato un mercato apprezzamento vs dollaro sulla scia della notizia dell’acutizzarsi delle tensioni in Libia.
Il cross, ha rotto il primo supporto a quota 1,3620 e si trova ora in prossimità della seconda fascia di supporto in area 1,35-1,3530. Sarà importante verificare la reazione del cross oggi al rientro degli operatori Usa. Yen in apprezzamento vs euro sulla scia dell’andamento dell’euro/dollaro. Il supporto più vicino passa da 112,10. Volatilità per il dollaro/yen con il cross che si mantiene ad di sopra del supporto 82,70. L’agenzia di rating Moody’s ha abbassato l’outlook del debito governativo giapponese da stabile a negativo per il timore che i contrasti politici nel parlamento ritardino le misure necessarie per ridurre l’enorme ammontare di debito pubblico. Yuan cinese in deprezzamento vs dollaro.

Materie Prime: oggi riaprono i mercati Usa dopo la festività di ieri. Questa mattina forte rialzo del petrolio con il Wti salito a circa 94$/b in seguito alle tensioni in Libia che mettono potenzialmente a rischio la produzione del paese. La Libia è il 12esimo esportatore al mondo di greggio ed un importante fornitore per i paesi europei. L’Italia, la Germania e la Francia nel 2010 hanno importato oltre la metà del greggio dal paese. Delle tensioni ne beneficiano i metalli preziosi con l’argento salito oltre i 33$/oncia e l’oro intorno ai 1400$. Al Lme ieri si è assistito ad un andamento contrastato dei metalli industriali.