New York – Quando manca un’ora e mezzo all’avvio delle contrattazioni, i derivati sui principali indici della borsa americana (vedi quotazioni a fondo pagina) scambiano sotto i livelli di parita’, facendo pensare a un avvio in ribasso.
Gli indici in tutto il mondo sono appesantiti dalla lettura della Fed dell’economia americana, con Ben Bernanke che ha parlato ieri di una crescita lenta e della necessita’ di tenere i tassi bassi ancora per un periodo prolungato. Domani sara’ la volta della Bce.
All’interno della sfera della crisi del debito sovrano, il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble propone uno swap di bond ellenici detenuti dagli investitori privati: l’obiettivo dello scambio dei bond ellenici detenuti dagli investitori privati e’ estendere le scadenze dei titoli di Stato da sette anni e dare tempo ad Atene per implementare le misure di austerita’ e guadagnarsi la fiducia del mercato.
Circolano nel frattempo voci di un piano da 100 miliardi in tre anni. Il contributo del Fondo monetario potrebbe arrivare a 40 miliardi. Altri 30 dovrebbero arrivare dal piano di privatizzazione del paese. Si ipotizza scenario di trattativa con il settore privato per quanto riguarda i titoli detenuti in portafoglio. I Cds ellenici scambiano a quota 1.430 punti base e in generale stamattina prevale la tranquillita’ nel mercato dei bond dei periferici.
Nel mezzo tra i commenti di Bernanke e quelli di Jean-Claude Trichet, attesi per domani, troviamo il tema del petrolio. Sta crescendo l’attesa per il comunicato dell’Opec in cui verranno annunciate le prossime strategie dei maggiori esportatori di greggio al mondo. Secondo le voci che circolano sui mercati verra’ annunciato un innalzamento dei livelli di produzione.
E’ stato un mese di maggio no per l’economia e il mercato azionario, con una frenata dopo otto mesi positivi per le borse. Intanto sono usciti i dati sul Pil europeo che hanno mostrato un’accelerazione della crescita economica: il dato Eurostat sul primo trimestre del 2011 ha evidenziato un rialzo del Pil dello 0,8% sia nella zona Euro che nell’Ue27. Nell’ultimo trimestre dell’anno scorso il dato era migliorato rispettiamente dello 0,3% e dello 0,2%. Male invece l’Italia (+0,1%): solo Cipro, Danimarca e Portogallo hanno fatto peggio.
Sul fronte macro, il presidente della Fed Ben Bernanke ha offerto un’analisi dell’economia americana, incidendo sul sentiment degli operatori. Roberto Russo di Cofin SIM ha commentato l’avvio delle borse europee ai microfoni di Class CNBC: “Permane un atteggiamento timoroso delle borse. Appena Bernanke ha citato che dati macro e occupazione hanno frenato, i mercati hanno pagato dazio”.
Gli investitori hanno enfatizzato solo le informazioni negative ieri, perche’ va ad ogni modo precisato che il presidente della Fed ha parlato anche di una ripresa nella seconda parte dell’anno. Come se non bastasse, in Germania la produzione industriale e’ inaspettatamente calata in aprile, facendo temere per un rallentamento anche del motore dell’Europa. Oggi verra’ pubblicato il report Beige Book della Federal Reserve.
Sugli altri mercati, i contratti del greggio con consegna luglio sono in ribasso dello 0,57% a $98,53 il barile. I contratti con scadenza luglio sull’oro arretrano dello 0,64% $1.533,4 l’oncia. Sul valutario l’euro e’ in contrazione nei confronti del dollaro (-0,52%) a $1,4618. Quanto ai Treasury, prezzi ancora in rialzo con il rendimento sul decennale che si attesta a quota 2,966%, in flessione di 4,5 punti base.
Alle 15.00 (le 9:00 ora di New York) il future sull’indice S&P500 arretra di 6 punti a 1.278,8.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in calo di 15,5 punti a 2.258,25.
Il contratto sull’indice Dow Jones cede 49 punti in area 12.023.