New York – Quando manca meno di mezz’ora all’avvio delle contrattazioni, i derivati sui principali indici della borsa americana (vedi quotazioni a fondo pagina) scambiano sopra i livelli di parita’, facendo pensare a un avvio in moderato rialzo.
I listini proveranno dunque di rimbalzare dopo i cali delle ultime sei sedute. Dai dati macro sono arrivate notizie conforntanti dalla bilancia commerciale, ristrettasi a sorpresa in aprile, ma meno buone dal lavoro, con i sussidi di disoccupazione che sono rimasti sostanzialmente sui livelli della settimana prima.
A catalizzare l’interesse degli investitori contribuiscono le parole pronunciate da Trichet durante la conferenza stampa tenuta dopo la riunione della Banca centrale che ha deciso come previsto di mantenere i tassi di interesse sui livelli dell’1,25%. Trichet ha assicurato che sara’ mantenuta una forte vigilanza sui prezzi, il che si tradurra’ con ogni probabilita’ in un rialzo dei tassi a luglio. L’euro era salito sulla sterlina in seguito ai commenti da falco del banchiere francese, ma sono poi ridiscesi e contro il dollaro a sono scivolati a $1,453.
Intanto a Londra ieri Charles Plosser, presidente della Fed di Philadelphia, ha detto che il rallentamento della ripresa in America e’ solo momentaneo e che la crescita dovrebbe ritornare sui livelli del 3-3,5% per la restante parte dell’anno.
I trader a Milano sottolineano che anche se oggi il quadro si e’ rasserenerato, da un paio di mesi a questa parte e’ piu’ alta la percezione del rischio sui mercati. Un rimbalzo come quello di oggi, favorito anche dalla ricoperture, ci puo’ stare dopo tante sedute negative consecutive.
Al centro dell’attenzione resta il dibattito sulla Grecia e in particolare le novita’ come la posizione della Germania: favorevole a un riscadenziamento dei debiti ellenici. Ovvero estensione delle scadenze dei titoli del debito detenuti dagli obbligazionisti privati. Per la Merkel dunque anche i privati devono partecipare alle misure di aiuto di Atene. Intanto Trichet si e’ detto contrario a un piano di ristrutturazione.
Portare ad allungare le scadenze per dare respiro al rifinanziamento del debito, che non cade in default finche’ mantiene il valore a monte nominale che si va a ristrutturare, ovvero finche’ non diventa penalizzante per i creditori. Per ora non si riesce a trovare una quadra per trovare una definizione in questo senso. E la troika fa sapere: ci vorra’ parecchio tempo prima che esca dalla crisi e dalla recessione. Intanto gli spread dei periferici Grecia e Portogallo si ampliano.
Settore dei semiconduttori vulnerabile dopo il profit warning lanciato da Texas Instruments. Il gruppo americano ha tagliato la guidance per i prossimi mesi. Il colosso americano dei chip ha annunciato di attendersi nel secondo trimestre un utile per azione (Eps) compreso tra 51-55 centesimi e un giro d’affari in una forchetta di 3,36-3,5 miliardi di dollari. Gli analisti indicano profitti a 57 centesimi e ricavi per 3,55 miliardi. Nel mese di aprile Texas aveva indicato un Eps tra 52-60 centesimi e un fatturato in un range di 3,41-3,69 miliardi di dollari.
Ma di trend al ribasso estenuante si puo’ parlare piu’ che altro facendo riferimento all’andamento del comparto bancario. Che oggi pero’ sta reagendo in Europa dopo i forti ribassi di ieri. A condizionare il mercato e’ la liquidita’ degli istituti finanziari. Secondo Claudia Segre, interpellata da Class Cnbc, non manca l’impegno da parte degli istituti finanziari per proseguire verso la strada di una patrimonilazziazione, consoldiamento tale che le italiane recuperino il gap sul fronte del tier 1. “Sono le meno esposte qualita’ di capitale migliore, ma i livelli di patrimonializzazione sono sicuramente piu’ bassi”. L’attivismo della banca centrale per rafforzarne i bilanci sicuramente in questo senso aiuta.
Sul fronte macro gli occhi saranno tutti puntati sull’intervento di Jean-Claude Trichet, numero uno della Bce: “Forte vigilanza” sulla stabilita’ dei prezzi, queste le parole che potrebbero scatenare degli acquisti di euro, perche’ vorrebbe dire che intende avvertire i mercati che l’Eurotower e’ pronta a rialzare i tassi al prossimo vertice. La Bce potrebbe dunque preannunciare un aumento del costo del denaro a luglio. Il presidente e’ atteso al varco. C’e’ attesa anche per quanto si dira’ sui nuovi aiuti alla Grecia e sull’apporto dei creditori privati al salvataggio, che i mercati valuteranno come una sorta di ristrutturazione soft.
Sugli altri mercati, i contratti del greggio con consegna luglio sono in rialzo di oltre un dollaro a $101,80 il barile. I contratti con scadenza luglio sull’oro sono invariati a $1.538,8 l’oncia. Sul valutario l’euro e’ in calo nei confronti del dollaro (-0,33%) a $1,4529. Quanto ai Treasury, prezzi ancora in rialzo con il rendimento sul decennale che si attesta a quota 2,94%, avanzando di 0,5 punti base.
Alle 15.00 (le 9:00 ora di New York) il future sull’indice S&P500 avanza di 5,3 punti a 1.282,3.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in progresso di 7,5 punti a 2.255,5.
Il contratto sull’indice Dow Jones guadagna 40 punti in area 12.070.