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Futures Usa azzerano guadagni dopo dati lavoro, poi tentano ripresa

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New York – Futures sui principali indici azionari Usa riducono i guadagni (vedi valori a fondo pagina) dopo il dato più importante della settimana, quello relativo al mercato del lavoro degli Stati Uniti. Che la crescita dei nuovi posti di lavoro fosse rallentata, ad agosto, gli analisti lo avevano previsto. Tuttavia, il rallentamento è stato più marcato, come ha messo in evidenza il rapporto sull’occupazione. Leggi Usa: creati solo 96 mila posti lavoro, disoccupazione 8,1%. Non solo, anche i numeri di luglio sono stati rivisti al ribasso.

In più, è vero che il tasso di disoccupazione è sceso dall’8,3% precedente all’8,1% confermandosi meglio delle stime. Ma la sua flessione deve essere imputata soltanto alla minore partecipazione dei cittadini americani alla ricerca di un’occupazione, che sta diventando sempre più frustrante. Il tasso rimane inoltre superiore all’8% dal febbraio del 2009: si tratta della fase più duratura dal 1948.

Operatori intimoriti dai fondamentali della congiuntura Usa si rifugiano sull’oro, che schizza immediatamente al rialzo dopo la pubblicazione del dato, volando fino a $1.728,40 l’oncia, al massimo da marzo. Acquisti anche sui Treasury, considerati anch’essi un bene sicuro. Il Dollar Index, che monitora la performance del dollaro rispetto a un paniere di sei valute principali, scende al minimo da maggio.

Wall Street ripartirà oggi con lo S&P 500 al massimo dal gennaio del 2008, ovvero degli ultimi quattro anni. A questo punto la parola passa alla Fed. “Il rapporto relativo all’occupazione è deludente, e a questo punto spinge la Fed ad adottare ulteriori manovre di quantitative easing – ha commentato a Bloomberg Chad Morganlander, gestore di fondi presso Stifel Nicolaus, fondo con sede nel New Jersey – Non si tratta di numeri proprio negativi, ma ci sono pochi segnali positivi e il trend è deludente. Il dato manca di quegli elementi che sono necessari per far ripartire sul serio l’economia Usa”. Intanto indici S&P 500 +14% da inizio 2012 sulle scommesse degli operatori riguardo alle mosse di Bce e Fed.

Mercati rimangono sostenuti dalle ultime parole di Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, che ieri ha lanciato il tanto atteso programma di acquisti di bond Eurozona, per cercare di contrastare la speculazione e la crisi in corso nell’Eurozona. L’effetto Draghi è tuttora visibile nelle borse europee, con Milano in solido rialzo.

Tra le storie societarie, Amazon, con la società che annuncia l’assunzione di 2.000 dipendenti nel Regno Unito nei prossimi due anni per consolidare la sua posizione nel Paese. Nella giornata di ieri presentato un nuovo e-reader e tablet, andando dunque a intaccare con più forza il dominio di Apple.

Crollo di Audience, dopo che la società ha annunciato di non credere che la Apple utilizzerà il suo processore per i prossimi telefonini di nuova generazione.

In ambito valutario, l’euro in rialzo sul dollaro a $1,2762 (+1,06%). Rapporto dollaro yen -0,7% a JPY 78,30, mentre euro/yen +0,36% a JPY 99,94%.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio su +1,08%, a quota $96,56 al barile, mentre le quotazioni dell’oro a $1.728,80 l’oncia (+1,36%).

Alle 15.13 ora italiana (le 9.13 di New York), i futures sull’indice S&P500 +0,20%.

I futures sul Nasdaq invariati.

I futures sul Dow Jones +0,20%.

Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano in forte calo, -4,03%, all’1,60%.