Società

Futures Usa avanzano, questa volta senza l’aiuto dell’Europa

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Quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni i futures Usa viaggiano sopra la parita’, (vedi quotazioni a fondo pagina), preannunciando una partenza in lieve rialzo.

Sebbenne modesti, i guadagni rappresentano un proseguimento della fase positivia che il mercato sta attraversando da un paio di settimane (i listini hanno registrato un progresso in sei delle ultime sette sedute, accumulando rialzi del 5%). A differenza delle ultime giornate, questa volta non sta arrivando alcun aiuto dall’Europa, dove le Borse stanno cedendo terreno. Bene invece la performance degli indici azionari in Asia.

Il mercato dovrebbe dunque riuscire ad allungare i guadagni visti nelle ultime due sedute e chiudere la settimana in positivo, mentre gli investitori aspettano una conferenza stampa alla Casa Bianca del presidente Obama sull’economia. A destare l’attenzione sara’ in particolare qualsiasi commento sullo stato di salute degli Usa. L’appuntamento e’ fissato per le 17 italiane.

Ma i problemi che coinvolgono Deutsche Bank stanno mettendo alla prova l’azionario in Europa e minacciano di compromettere l’andamento anche dall’altra parte dell’oceano. Secondo quanto riportato dai media, la banca tedesca potrebbe aver bisogno di varare un aumento di capitale di sino a 9 miliardi di euro ($11.4 miliardi), soldi che otterrebbe emettendo titoli nuovi sul mercato.

Nel frattempo Nouriel Roubini ha ribadito ieri sera la sua opinione secondo cui la crescita dell’America si fermera’ nella seconda parte dell’anno. Per il noto economista si rischia un ritorno della recessione.

Il calendario macroeconomico statunitense e’ abbastanza scarno, con la lettura di luglio sulle scorte di magazzino all’ingrosso che verra’ pubblicata alle 16 italiane.

In ambito societario, riflettori puntati su Texas Instruments con i trader impegnati a digerire la trimestrale e l’outlook sulle vendite 2010 annunciati ieri alla chiusura dei mercati.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna ottobre guadagnano l’1.55% a $75.4 il barile. Il derivato con scadenza settembre dell’oro segna -0.97% a $1238.80 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro e’ sostanzialmente piatto a quota $1.2692. Quanto ai Treasury, prezzi in aumento con il rendimento del decennale che si attesta al 2.625% (-1.6 punti base).

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 segna un rialzo di 3.9 punti a 1101.50 (+0.36%).

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in progresso di 6 punti a 1899.25 (+0.32%).

Il contratto sull’indice Dow Jones registra un rialzo di 25 punti a quota 10363 (+0.24%).