A un’ora e mezzo dall’avvio delle contrattazioni i futures Usa viaggiano in territorio negativo, (vedi quotazioni a fondo pagina), lasciando intendere un avvio con il segno negativo.
L’andamento dei derivati a stelle e strisce riflette il nervosismo che gia’ vede protagoniste le borse europee, colpite da forti vendite. Le piazze finanziare sono alle prese con le dichiarazioni allarmanti della cancelliera tedesca Angela Merkel di questa mattina: “l’euro e’ in grave pericolo” e cosi’ anche l’Europa. Motivo per cui la valuta europea ha rotto al ribasso quota $1.22.
A tutto cio’ si aggiunge l’annuncio arrivato ieri sera, e che Wall Street aveva preso male, di un divieto alle vendite allo scoperto su 10 azioni di banche e assicurazioni (tra cui Allianz, Deutsche Bank e Munich Re) e relativi cds. Lo stop, attivo da ieri a mezzanotte, varra’ fino al prossimo 31 marzo.
Al mercato non e’ piaciuta l’unilateralita’ della decisione. Sono in molti a credere che Berlino, alle prese con la lotta alla speculazione, dovrebbe coordinarsi con gli altri paesi membri dell’Ue in questo caso non interpellati. E poi c’e’ chi non esclude che una simile mossa sia sintomatica di possibili difficolta’ tra gli istituti di credito tedeschi.
A farne le spese e’ ancora una volta l’euro, che ha cosi’ aggiornato nuovi minimi di quattro anni a $1.2141 per poi risollevarsi leggermente mentre i prezzi del Bund sono cresciuti spingendo al ribasso i rendimenti.
Negli States, sul fronte macro si guardera’ ai prezzi al consumo di aprile e alle scorte di petrolio, rispettivamente alle 14:30 e alle 16:30 ora italiana. Nel frattempo, si segnala il crollo del 27.1% delle richieste di prestiti immobiliari che si portano cosi’ ai minimi del maggio 1997. Pesa la fine degli incentivi fiscali governativi per l’acquisto di una casa.
Per quanto riguarda le trimestrali, Target batte le attese con profitti in crescita del 29%. Occhi anche a Hewlett-Packard che ieri sera ha rilasciato conti definiti dagli analisti “solidi”.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio tornano a flettere. I futures con consegna giugno segnano un calo di $0.67 attestandosi a quota $69.41 al barile (-0.96%). Sul valutario la moneta unica si attesta a $1.2208 (+0.05%). Prese di beneficio per l’oro che cede $13.40 in area $1214.30 (-1%). Quanto ai Treasury, il rendimento sul benchmark decennale si trova al 3.36% dal 3.376% di ieri.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 cede 9.60 punti (-0.86%) a 1109.10.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna una flessione di 16.25 punti (-0.86%) a quota 1871.75.
Il contratto sull’indice Dow Jones scambia in calo di 74 punti (-0.71%) a 10416.