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Futures Usa accentuano perdite, deludono Pil e sussidi

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New York – I futures sui principali indici azionari Usa reagiscono ai dati economici pubblicati accentuando le perdite (vedi valori a fondo pagina), segnale che l’indice S&P500 si appresta a perdere terreno per il terzo giorno di fila. Gli investitori guardano con sempre più attenzione ai dati economici americani, temendo che la ripresa della congiuntura stia avvenendo in modo meno convincente di quanto sperato. E in effetti i numeri delle ultime ore non stanno dando molte ragioni per brindare all’economia Usa.

Reso noto il Pil del quarto trimestre che, pur in linea con le attese, non è piaciuto ai mercati. Di fatto, il prodotto interno lordo è stato confermato a +3% in quella che è stata l’ultima revisione dell’indicatore. Il ritmo di crescita è il più sostenuto in più di un anno; tuttavia gli investitori guardano con preoccupazione alla componente degli utili aziendali che, con un rialzo dello 0,9% su base trimestrale, ha riportato l’incremento più basso dall’ultimo trimestre del 2008. Aumenta dunque il rischio che gli investimenti aziendali e di conseguenza l’occupazione rallenteranno il passo. Lo stesso presidente della Fed Ben Bernanke, il cui intervento è atteso di nuovo nella giornata di oggi, ha affermato giorni fa che i numeri positivi relativi all’occupazione Usa che sono stati resi noti fino a questo momento potrebbero non durare.

“Le aziende rimarranno molto caute nell’assumere staff permanenti e nell’investire in nuove attrezzature – ha commentato in una intervista a Bloomberg Marl Vitner, economista senior presso Wells Fargo Securities a Charlotte, nello stato del North Carolina – Il dato solleva i dubbi sulla sostenibilità dell’economia, non così solida come molti speravano”.

Parlando sempre di lavoro, non ha convinto neanche l’altro dato reso noto contestualmente al Pil, quello delle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione; è vero che il numero – e anche la media delle ultime quattro settimane – versa al minimo degli ultimi quattro anni. Tuttavia gli analisti avevano aspettative più rosee.

I due indicatori mettono sotto pressione anche le borse europee, che già si erano allineate alla performance negativa di quelle asiatiche. Da segnalare che il listino azionario cinese è scivolato al minimo delle ultime 11 settimane.

Importante alle 18.45 il discorso del chairman della Federal Reserve, Ben Bernanke, sulle conseguenze post-crisi.

In ambito valutario, l’euro perde sul dollaro a $1,3277 (-0,29%), scivolando contro lo yen più dell’1%, a JPY 109,04. In una giornata in cui gli investitori cercano rifugio nella valuta nipponica, il rapporto dollaro/yen è in flessione dello 0,92% a JPY 82,12.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio scendono dello 0,29%, a quota $105,10 al barile, mentre le quotazioni dell’oro a $1.663,20 l’oncia (+0,16%).

Alle 15.09 ora italiana (le 8.09 di New York), i futures sull’indice S&P500 incrementano così i ribassi, scendendo di 4,50 punti (-0,32%), a quota 1.395,75 punti.

I futures sul Nasdaq giù di 7,25 punti (-0,26%), a 2.761.

I futures sul Dow Jones perdono 35 punti (-0,27%), a 13.018.

Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano in calo al 2,162%.