New York – I ftures sui principali indici azionari Usa estendono i guadagni (vedi valori a fondo pagina) dopo la pubblicazione degli ultimi dati macro.
Le richieste di sussidio di disoccupazione sono calate piu’ di quanto stimato nell’ultima settimana. La flessione e’ sla piu’ decisa dell’ultimo anno, tuttavia la media a quattro settimane e’ salita ai massimi di inizio dicembre. La produttivita’ si e’ ristretta dello 0,5% nel primo trimestre (dati preliminari) contro il ribasso dello 0,8% previsto.
Alle 16 italiane, le 10 ora di New York, verranno rese note le cifre sull’indice ISM non manifatturiero, che dovrebbe essere sceso sui minimi da quattro mesi ad aprile, a 55,3, rispetto ai 56 di marzo, secondo le stime degli analisti.
Nella giornata di ieri l’azionario Usa ha chiuso in rosso, con il Dow che è calato così dai massimi dal 2007, a seguito delle indicazioni poco incoraggianti dal mercato del lavoro statunitense e dal tasso di disoccupazione in Europa.
Come facevano intendere le sue ultime dichiarazioni da falco, Mario Draghi resiste alle pressioni e decide di lasciare invariati all’1% i tassi di interesse dell’area euro. Resta bloccato all’1,75% il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale e allo 0,25% quello sulle operazioni di deposito.
In giornata saranno 34 le società dell’indice S&P500 che annunceranno i risultati d’esercizio del primo trimestre 2012. Sinora nel 72% dei casi i gruppi hanno battuto le attese degli analisti.
Visa in calo dopo che il Chief executive officer, Joseph W. Saunders, ha modificato la struttura delle commissioni ricevute dalla società, nel tentativo di difendere la posizione leader di mercato dopo l’ultima sentenza della corte statunitense sulle carte di debito. Il 13 marzo la sezione antitrust del Dipartimento della Giustizia Usa aveva aperto una investigazione richiedendo maggiori informazioni sulla strategia di prezzo messa in atto da Visa.
Dal fronte economico degli Stati Uniti, attesi i dati sulla produttività non agricola e sulle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione alle 14.30. Alle 16.00 indice ISM non manifatturiero, mentre alle 16.30 immagazzinamento di gas naturale.
In ambito valutario, l’euro sul dollaro a $1,3167 (+0,07%). La moneta unica verso il franco svizzero e’ invariata a CHF 1,2015 (-0,01%), mentre contro lo yen sale dello 0,39% a JPY 105,87.
Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio arretrano dello 0,03%, a quota $105,25 al barile, mentre le quotazioni dell’oro scendono a $1.643,90 l’oncia (-0,61%). Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano in area 1,94%, in rialzo di 1,6 punti base.
Alle 15.02 ora italiana (le 9.02 di New York), i futures sull’indice S&P500 salgono del +0,29%, a 1.397,80 punti.
I futures sul Nasdaq su +0,33%, a 2.736,50 punti.
I futures sul Dow Jones avanzano +0,26%, a 13.238 punti.