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Futures: tentativo di rally. Focus su affari di fusione e Fed

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New York – Quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni, i derivati sui principali indici della borsa americana (vedi quotazioni a fondo pagina) scambiano sopra i livelli di parita’, facendo pensare a un avvio in progresso.

L’appuntamento piu’ importante di giornata sara’ l’intervento del numero uno della Federal Reserve, Ben Bernanke, sull’outlook dell’economia americana. Jim Reid, strategist di Deutsche Bank, ha detto in una nota che Bernanke “con ogni probabilita’ manterra’ un approccio accomodante e ribadira’ l’idea che i tassi potrebbero rimanere su livelli bassi per un periodo prolungato”.

“Si e’ iniziato a parlare di QE3 (il terzo eventuale round di misure non convenzionali di allentamento monetario) ma prima di avere un segnale in questo senso da bernanke, ci vorranno ben altri segni di rallentamento dell’economia e di aumento dell’inflazione”, ha sottolineato sempre Reid.

In ambito di notizie societarie, ieri International Paper ha proposto di acquistare Temple-Inland mettendo sul piatto $30,60 per azione in cash, il che rappresenta uno sconto del 46% sul prezzo di chiusura di ieri dei titoli del gruppo di impacchettamento carta. TIN ha respinto l’offerta di Opa, giudicandola troppo bassa e i titoli fanno un balzo del 40% circa.

Sul fronte delle trimestrali PBY e TLB cedono quota dopo aver deluso le stime sia sotto il profilo del fatturato che degli utili.

In calendario macro e’ in agenda solo il credito al consumo (appuntamento alle 20 italiane), in piu’ e’ un dato che di solito non ha un impatto sui mercati. Tra i gruppi che renderanno note le cifre fiscali oggi figurano HOV, BOBE, ULTA e LDK.

Nei giorni scorso la salita dell’euro/dollaro e’ stata contrastata dal fatto che le borse hanno mostrato un segno negativo, ma oggi la musica e’ cambiata, anche grazie alle parole di rassicurazione spese dalle autorita’ dell’area della moneta unica e al consiglio della Bce di acquistare bond greci.

Nelle sedute scorse l’mpatto negativo sugli indici azionari e’ arrivato dalle notizie sulla Grecia e dai dati macro americani. I numeri economici hanno lasciato il dollaro esposto. “Tentativo di calmare gli animi da parte della Bce, ma noi siamo scettici sul piano di salvataggio della Grecia, ma difficilmente i soldi spesi torneranno indietro e non c’e’ un vero commitment da parte del paese”, sostiene Gabriele Vedani, managing director di FXCM Italia.

Secondo il rappresentante del FMI ad Atene, Bob Traa, la Grecia ha fatto dei progressi nell’affrontare la crisi del debito ma ora occorre che acceleri sulle riforme strutturali: “La Grecia e’ arrivata a uno snodo critico e non ha tempo da perdere, ora non e’ il momento di rallentare – ha affermato Traa – senza ulteriori riforme l’economia si riequilibrera’ su redditi piu’ bassi”. Intanto Jean-Claude Trichet, numero uno della Bce, ha esortato ad acquistare bond greci.

Una cosa e’ certa: la Grecia e’ giunta a un “punto critico”, mentre si stanno discutendo nuove misure di austerita’ e nuovi aiuti. Lo ricordato oggi a nche il premier greco, George Papandreou, che ha detto al consiglio di gabinetto del governo che “ci attendono giorni critici”.

Sugli altri mercati, i contratti del greggio con consegna luglio sono in ribasso dello 0,59% a $98,43 il barile. I contratti con scadenza luglio sull’oro avanzano dello 0,05% $1.547,9 l’oncia. Sul valutario l’euro e’ in rialzo nei confronti del dollaro (+0,6%) a $1,4663. Quanto ai Treasury, prezzi ancora inrialzo con il rendimento sul decennale che si attesta a quota 3,02%, in progresso di 2,5 punti base.

Alle 15.00 (le 9:00 ora di New York) il future sull’indice S&P500 avanza di 5,8 punti a 1.290,8.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in rialzo di7 punti a 2.281.

Il contratto sull’indice Dow Jones guadagna 43 punti in area 12.130.