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FUTURES SULLE VALUTE: UN’ANALISI OPERATIVA

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(WSI) – Per un trader che operi in derivati non c’è sfida più stimolante di quella rappresentata dai future sulle valute. Tanto per dare un’idea della volatilità di questi strumenti, basti pensare che negli ultimi due anni circa il range medio giornaliero (distanza tra minimo e massimo) del future sul cambio euro-dollaro è stato pari a ben 112 tick, per un controvalore di 1.400 dollari. Va da sé che se su questi strumenti si è dalla parte giusta del mercato si possono avere profitti di svariate centinaia di dollari al giorno, ma se si è dalla parte sbagliata si deve essere preparati a sonore batoste. Per coloro che effettuano operazioni di breve è dunque indispensabile lavorare su livelli il più possibile affidabili, con stop loss non troppo onerosi e target price ragionevoli.

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Di seguito sono riportati i possibili punti di ingresso sui future con scadenza al 19 giugno 2006 su alcune valute principali per la settimana entrante.

Euro-dollaro

Cominciamo dal più popolare di questi strumenti: il future euro-dollaro. Dopo la grande corsa di fine aprile e inizio maggio, l’euro sembra volere concedere un po’ di riposo al dollaro, che comunque, a detta di molti operatori, è destinato a svalutarsi ulteriormente nel corso dei prossimi mesi. Lasciando stare le voci, concentriamoci su ciò che abbiamo sotto gli occhi: il grafico. Posto che il trend di fondo è rialzista, sono caldamente sconsigliate le strategie di tipo short, se non nel brevissimo periodo, e a maggior ragione è meglio evitare di portare overnight simili posizioni. Se volessimo dunque mettere in atto una strategia compatibile con il trend in corso, dovremmo individuare un’area affidabile di supporto su cui aprire posizioni rialziste in caso di test.
Da un punto di vista dell’analisi tecnica classica è facilmente individuabile un’area supportiva a 1,2717 testata già diverse volte nelle ultime 15 sedute (figura 1, fonte: IwBank).

Questo supporto, però, proprio per il fatto che è troppo visibile può non rappresentare il migliore punto di ingresso long. Meglio quindi posizionare gli ordini d’acquisto con scadenza venerdì 9 giugno al livello di 1,2639 (linea tratteggiata in figura). Una tecnica consigliabile per la gestione dello stop loss potrebbe prevedere uno stop in caso di chiusura giornaliera al di sotto del valore indicato combinato con un secondo in caso di chiusura oraria inferiore a 1,2610. Gli obiettivi principali al rialzo sono dati dal massimo relativo del 30 maggio, 1,2927, innanzitutto, e successivamente potremmo assistere a una rottura del massimo di metà mese (1,3003) e il raggiungimento di nuove vette. Target dotati di una buona probabilità sono da individuarsi a 1,3128 prima e 1,3263 poi.

Dollaro-yen

Passiamo ora al future sul cambio dollaro americano contro yen giapponese. Trend di fondo solidamente rialzista pure in questo caso, anche se la pausa di riflessione ha mostrato più debolezza del previsto. Coerentemente con l’andamento del mercato sono da aprirsi anche in questo caso solo posizioni long (con le eccezioni già viste nel caso precedente); il primo valore di supporto con buona valenza è individuabile a 8729 (figura 2, fonte: IWBank); su questo livello vi è tuttavia una componente di rischio psicologico, dovuta alla vicinanza del gap up aperto il 24 aprile scorso, che potrebbe agire da calamita al ribasso sulle quotazioni; meno facile da raggiungere ma molto più affidabile il livello di 8613 in corrispondenza del quale si avrebbe anche la completa chiusura del gap di cui sopra. La gestione dello stop dovrebbe seguire le regole viste nel caso dell’euro-dollaro. Difficile individuare ora possibili target in caso di rimbalzo dai livelli indicati, ma a grandi linee si potrebbe individuare in zona 9000 un primo obiettivo.

Dollaro-franco svizzero

Interessante l’andamento del future sul cambio dollaro americano contro franco svizzero (figura 3, fonte: IwBank): di nuovo un forte trend rialzista che evolve in una fase laterale lievemente correttiva. Il supporto primo è al valore 0,8125, su tenuta del quale diventerebbero possibili nuovi target rialzisti, individuabili già ora ai livelli 0,8520 prima e 0,8629 poi.

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