Ad un’ora e mezza dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa sono negativi (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio in ribasso per l’azionario.
Gli indici sono posizionati a cedere parte dei forti guadagni registrati nella seduta di ieri in seguito alla decisione della Fed di abbassare il costo del denaro ai minimi storici. “Senza dubbio, seppure la reazione degli operatori alla recente azione della Banca Centrale sia stata positiva, la decisione evidenzia anche la situazione disastrata in cui versano mercati finanziari ed economia” hanno affermato alcuni analisti in mattinata a New York.
Oltre ad abbassare i tassi d’interesse in una forchetta compresa tra lo 0.00% e lo 0.25% a seconda delle necessita’, la Fed ha anche annunciato che “fara’ uso di tutti gli strumenti disponibili per ripristinare la crescita economica e garantrire la stabilita’ dei prezzi”. E’ chiara dunque la certificazione di una condizione senza precedenti, in cui saranno utilizzate misure straordinarie per evitare un aggravarsi della crisi in atto.
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Sul fronte societario, si rivedono le vendite sul comparto finanziario dopo l’euforia di ieri sul finale di seduta. Cede terreno Goldman che ha riportato la prima perdita fiscale da quando quotata in borsa (1999) ed annunciato un taglio del personale in Giappone. Occhi puntati anche su Morgan Stanley che, stando alle stime, potrebbe riportare una perdita di 26 centesimi per azione nell’ultimo trimestre.
Sul fronte hi-tech, nuove pressioni potrebbero interessare Apple: il CEO Steve Jobs non sara’ presente nell’annuale conferenza MacWorld che si terra’ a San Francisco il prossimo mese, rinnovando preoccupazioni sullo stato di salute del fondatore. Secondo alcune fonti Usa, pero’, Apple vorebbbe solo distanziarsi da MacWorld, una manifestazione gestita e organizzata da terzi estranei all’azienda californiana.
Sugli altri mercati, in lieve rialzo il petrolio: i futures con consegna gennaio sono in progresso di $0.14 a $43.74 al barile. Sul valutario, euro in lieve progresso nei confronti del dollaro a quota 1.4037. Avanza l’oro a $854.90 l’oncia (+$12.20). In rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.17%, nuovo minimo assoluto.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 13.20 punti (-1.45%) a 898.90.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -11.75 punti (-0.95%) a 1229.25.
Il contratto sull’indice Dow Jones perde 117 punti (-1.32%) a 8774.00.
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