A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa hanno girato in positivo (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio in rialzo per i listini azionari.
Sorvegliata speciale del preborsa e’ stata l’inflazione, soprattutto in seguito alle ultime dichiarazioni della Fed, dettasi preoccupata dall’attuale livello dei prezzi che potrebbe portare ad un nuovo rialzo del costo del denaro.
Nel mese di marzo i prezzi alla produzione sono saliti dell’1%, oltre le attese degli economisti, ma la versione “core” del dato e’ risultata piatta (contro un consensus di +0.2%), abbassando cosi’ il tasso annuale al di sotto del tetto massimo fissato dalla Banca Centrale. Notizie positive sono emerse anche sul deficit della bilancia commerciale Usa, ristrettosi per il terzo mese di fila.
Sul fronte societario, bene il colosso farmaceutico Merck ([[MRK]]), il cui titolo sale del 4.36% nel preborsa, dopo aver migliorato le stime sui risultati fiscali del primo trimestre e dell’intero anno. Numeri trimestrali rivisti al rialzo anche dal colosso fast food McDonald’s ([[MCD]]) che continua a riportare vendite comparate record a livello globale.
Priva di sorprese l’ultima trimestrale della conglomerata industriale General Electric ([[GE]]), che rappresenta un po’ la cartina di tornasole dell’intera economia. Gli utili per azione del primo trimestre si sono attestati a $0.44, i ricavi sono cresciuti del 5.7% a $40.2 miliardi su base annuale, rispettando le stime degli analisti. Il gruppo ha anche offerto un outlook in linea con le stime.
Nel settore tecnologico soffre pero’ il gruppo informatico Apple ([[AAPL]]) che cede l’1.56% nelle contrattazioni del pre-mercato a causa dello slittamento del lancio del nuovo sistema operativo Leopard, confermata, invece, la data di in cui verra’ messo sul mercato il rivoluzionario telefono cellulare iPhone.
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Nel comparto energetico, il petrolio e’ in rialzo dopo aver gia’ guadagnato +3% nella seduta di ieri. Nelle contrattazioni elettroniche i futures con consegna maggio segnano un progresso di 39 centesimi a $64.34 al barile.
Sul valutario e’ ancora super-euro, salito a 1.3542 nei confronti del dollaro. In lieve rialzo l’oro: i contratti sul metallo prezioso avanzano di $7.20 a $686.90 l’oncia. Invariati i titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ fermo al 4.73%.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in progresso di 1.20 punti (+0.08%) a 1456.70
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -0.75 punti (-0.04%) a 1827.00.
Il contratto sull’indice Dow Jones e’ in rialzo di 27 punti (+0.22%) a 12631.