Mercati

Futures riducono perdite. Volumi bassi e timori crack Europa

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New York – Performance negativa per i futures sugli indici americani (valori a fondo pagina), che scontano il nervosismo sulla situazione in Europa, in particolare in Italia. Dopo la chiusura di ieri, dovuta alla festività del Thanksgiving, riaprono oggi le contrattazioni: ma la seduta sarà caratterizzata da volumi particolarmente bassi. Di norma, infatti, nel giorno noto come Black Friday (ovvero il giorno immediatamente successivo alla Festa del Ringraziamento, che da’ inizio alla stagione delle vendite natalizie), i volumi di trading sono i più bassi dell’anno, a Wall Street.

“Tecnicamente, i mercati americani saranno aperti per metà giornata, ma i volumi di trading saranno probabilmente ai minimi, visto che le festività continuano – ha scritto un analista di Deutsche Bank, in una nota – Oggi, giorno del Black Friday, è un appuntamento importante per le società di vendite al dettaglio degli Stati Uniti, in quanto si apre ufficialmente il periodo dello shopping festivo, dunque sia oggi che durante il fine settimana le notizie saranno sul settore retail”.

Intanto, non c’è alcun dubbio sul fatto che gli occhi di tutto il mondo continuino a guardare al paese, soprattutto a causa degli esiti catastrofici delle sue aste. Quella odierna si è confermata un vero e proprio shock, visto che i rendimenti hanno testato nuovi massimi e addirittura il rendimento del Ctz a due anni si è avvicinato pericolosamente alla soglia dell’8%.

Come ha riferito una nota di palazzo Chigi arrivata all’indomani del trilaterale Monti-Merkel-Sarkozy, se crolla l’Italia crollerà l’euro.

L’indice S&P 500 ha registrato un calo nelle ultime sei sedute, la scia di sell più forte da agosto.

Non sono attesi dati dal fronte economico degli Stati Uniti.

Sul fronte del mercato valutario, l’euro scende dello 0,92%, a quota $1,3222. La moneta unica perde anche contro il franco svizzero a CHF 1,2262 (-0,12%), mentre nei confronti dello yen è in flessione dello 0,19%, a JPY 102,74.

Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio scendono dello 0,93%, a $95,28 al barile, mentre le quotazioni dell’oro sono in ribasso dello 0,94%, a $1.682,80 l’oncia.

Alle 15.15 ora italiana (9.15 ora di New York), i futures sull’indice S&P500 sono in ribasso dello 0,28%, a quota 1.151,7.

In calo dello 0,36% i futures sul Nasdaq a 2.147.

In flessione dello 0,30% i futures sul Dow Jones, a 11.163 punti.

Rendimenti dei Tresury a 10 anni in rialzo all’1,919%.