New York – Quando manca un’ora e mezzo all’avvio delle contrattazioni, i derivati sui principali indici della borsa americana (vedi quotazioni a fondo pagina) scambiano sopra la parita’, facendo pensare ad un avvio di seduta positivo, sulla scia del rally di oltre il 5% messo a segno nel trimestre che ha permesso agli indici di iniziare l’anno cosi’ bene come non si vedeva dal 1998.
Gli investitori attendono nel frattempo il dato cruciale proveniente dagli Stati Uniti, e relativo al rapporto sull’occupazione relativa al mese di marzo. I numeri dovrebbero mostrare la creazione di 185.000 posti di lavoro in marzo e un tasso di disoccupazione invariato all’8,9%. La cifra rimarrebbe comunque molto alta, ma solo 4 mesi fa la percentuale era arrivata al 9,8%.
Alle 16 italiane verra’ annunciato l’ISM manifatturiero del mese scorso e durante il corso della seduta le case automobilistiche renderanno noto l’andamento delle vendite in marzo. Piu’ di un banchiere centrale prendera’ la parola oggi, tra cui il preisdente della Fed di Philadelphia Charles Plosser e quello della banca di New York William Dudley. Questo dopo che la numero uno della Fed di Minneapolis, Narayana Kocherlakota, ha detto al Wall Street Journal che e’ “certamente possibile” che vengano alzati i tassi di interesse di piu’ di mezzo punto percentuale quest’anno. I commenti da falco hanno aiutato la performance del dollaro.
In Cina bene i dati sulla manifattura in marzo. In ambito europeo all’indomani della pubblicazione dell’esito degli stress test sulle banche irlandesi diffuso a chiusura dei mercati nella giornata di ieri, le borse riescono nella maggior parte dei casi a puntare verso l’alto, ad eccezione di Milano.
Sugli altri mercati, i prezzi del petrolio continuano a salire con i trader che temono che il conflitto in Libia duri piu’ del previsto, dopo che le forze leali al colonnello Gheddafi sono riuscite a respingere con forza l’avanzata dei ribelli. I contratti del petrolio con scadenza maggio del greggio guadagnano $0,56 a $107,28 il barile, in prossimita’ dei massimi di 30 mesi. I contratti con scadenza aprile dell’oro accusano una flessione dello 0,31% a $1.435,4 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro e’ poco mosso sul dollaro in area $1,4160. Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale vale il 3,49%, in progresso di 1,6 punti base rispetto alla chiusura di ieri.
Alle 14.00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 guadagna 5,6 punti a quota 1.326,6 (+0,42%).
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in rialzo a 2.348,5 (+0,52%).
Il contratto sull’indice Dow Jones scambia in progresso di 53 punti (+0,43%) in area 12.305.