A mezz’ora dall’avvio delle contrattazioni, i futures sugli indici Usa continuano a trattare in territorio negativo (vedi quotazioni a fondo pagina), il che lascia prevedere che i trader siano inclini ad una partenza fiacca e che soprattutto cresca il gruppo di coloro che vogliono mettere in discussione la sostenibilita’ del rialzo. Il Futures sul Nasdaq 100, comunque, stanno trattando al miglior livello della mattinata. Intanto prosegue la comunicazione dei dati sulle vendite mensili delle aziende retail, che sono a dir poco a “luci e e ombre”. La delusione di Costo Wholesale ([[COST]]) (vedi sotto) e qualche realizzo nei tecnologici, esaurito l’effetto Cisco ([[CSCO]]) di ieri, hanno certamente il loro peso.
Sull’azionario, la negativita’ dei futures dipende dalla decelerazione della crescita degli utili aziendali e dalla sensazione che un ritracciamento sia nelle carte a Wall Street, dopo il rally della scorsa settimana. Per le blue chip, bisognera’ anche vedere quale sara’ la reazione allo sfondamento intraday di quota 12.700 del Dow Jones Industrials ieri per la prima volta in assoluto.
Per quanto riguarda le aziende del comparto vendite al dettaglio, stando alle stime degli analisti, a gennaio le vendite comparate dovrebbero registrare una crescita del 3.2%, che potrebbe salire al 4.4% se si esclude l’impatto del colosso Wal-Mart ([[WMT]]).
In mattinata, Costo Wholesale ([[COST]]) ha riportato un rialzo del 2% delle vendite same-store, inferiore alle attese del mercato; bene American Eagle ([[AEOS]]) e Limited Brands ([[LTD]]) i cui numeri sono cresciuti rispettivamente del 17% e dell’11%, oltre le stime. Positivi anche i numeri del colosso fast food McDonald’s ([[MCD]]).
Tra gli altri titoli, il colosso dell’intrattenimento Walt Disney ([[DIS]]) ha registrato un rialzo del 2.5% nell’after-hour di ieri dopo aver diffuso una trimestrale contraddistinta da un livello di profitti doppio rispetto a quello dello scorso anno, grazie alle vendite di DVD.
Il gigante delle bibite, Pepsico ([[PEP]]), ha riportato un aumento dei profitti del 60%, in linea col consenso del mercato, mentre il calo del 74% degli utili comunicato da Warner Music ([[WMG]]) e’ risultato superiore alle attese.
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Sul fronte macro, i numeri sulle nuove richieste di sussidio da parte dei senza lavoro sono cresciuti di 3 mila unita’ a 311 mila, in linea con le attese degli analisti; alle 16:00 ora italiana saranno disponibili i dati sulle scorte di magazzino all’ingrosso, per cui e’ atteso un rialzo dello 0.6%.
Sugli altri mercati, nel settore energetico il petrolio e’ poco variato, in ribasso di 31 centesimi a quota $57.40 al barile.
Sul valutario l’euro e’ in lieve calo nei confronti del dollaro a quota $1.2996. L’oro arretra di $2.70 a $654.60 l’oncia. In progresso i titoli di Stato: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.74%.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 3.80 punti (-0.26%) a 1451.90.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ segna -6.00 punti (-0.37%) a 1817.
Il contratto sull’indice Dow Jones arretra di 26 punti (-0.20%) a 12684.