A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa sono in forte calo (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio in netto ribasso per l’azionario. I listini sono posizionati ad aprire agli scambi in ribasso di oltre un punto percentuale, pressati dalla continua debolezza del comparto finanziario, con Fannie Mae e Freddie Mac (FRE) vittime di un brusco selloff che ha dimezzato il valori dei titoli rispetto alla chiusura di ieri sera. “Oggi, che’ e’ venerdi’, e nessuno vuole stare long prima del weekend, ci vorra’ un ombrello di titanio a Wall Street”, ha commentato un trader sul floor del New York Staock Exchange intervistato da Cnbc, allundendo alla probabile pioggia di sell.
Il rischio di insolvenza a causa della crisi subprime ha seriamente messo in difficolta’ le due societa’ semigovernative di mutui ipotecari su cui ora grava il pericolo della bancarotta. Al momento Fannie cede il 50%, Freddie arretra -40%. Non e’ ancora chiaro se l’amministrazione Bush interverra’ a sostegno delle due societa’. Ieri il Segretario al Tesoro Usa Paulson ha affermato che per garantire la stabilita’ dei mercatoi e limitare i rischi sara’ necessario lasciar fallire le societa’ che non sono piu’ in grado di operare.
Al alimentare le vendite nel preborsa e’ anche il nuovo record del petrolio, schizzato ad un soffio dai $147. Un’esercitazione con aerei da guerra effettuata in Israele ha intensificato le tensioni su un possibile attacco nei confronti dell’Iran, il cui governo continua imperterrito nello sviluppo del programma nucleare. Il fatto ha spinto il greggio ad un massimo di $146.9 al barile, in rialzo di oltre $5 rispetto alla chiusura di ieri. Al momento i futures con consegna agosto segnano un progresso di $4.70 a $146.35.
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I numeri sui prezzi alle importazioni hanno evidenziato un’accelerazione dell’inflazione negli ultimi mesi causata dall’incremento delle componenti energetiche. Si e’ ristretto invece il deficit della bilancia commerciale Usa. Piu’ tardi saranno pubblicati i dati sulla fiducia dei consumatori, sempre piu’ in difficolta’ a causa degli elevati costi energetici e della crisi finanziaria ed immobiliare.
Tra le altre notizie societarie, la conglomerata industriale General Electric (GE) ha riportato nell’ultimo trimestre un calo del 6% dei profitti. Annunciata la vendita della divisione giapponese dei prestiti al gruppo Shinsei per un corrispettivo di $5.4 miliardi. Proprio ieri l’azienda ha anche dichiarato l’intenzione di uno spinoff del business industriale.
Nel comparto finanziario, Citigroup (C) ha raggiunto un accordo per la cessione del business delle operazioni retail tedesche alla francese Credit Mutuel per $7.7 miliardi. Tra i titoli hi-tech, riflettori puntati su Apple (AAPL) in occasione del lancio internazionale del nuovo iPhone 3G.
Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro e’ in progresso rispetto al dollaro a quota 1.5857. Avanza l’oro a $960.30 (+$18.30) l’oncia. In lieve calo i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.83%.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 14.80 punti (-1.18%) a 1239.70.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -18.25 punti (-0.99%) a 1826.00.
Il contratto sull’indice Dow Jones perde 116 punti (-1.03%) a 11101.00.
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