A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa sono contrastati (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio a due velocita’, ma poco distante dalla parita’, per l’azionario Usa.
Tra gli operatori prevale la cautela in attesa della conferenza del presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, che dalla Casa Bianca offrira’ maggiori informazioni sul piano di emergenza relativo al congelamento dei tassi variabili sui mutui ipotecari mirato a limitare il numero dei pignoramenti delle abitazioni. La crisi subprime ha messo in ginocchio molte famiglie americane non piu’ in grado di pagare la rata del mutuo per via dell’aumento dei tassi di riferimento.
Il piano di Washington, gia’ descritto sommariamente nei giorni scorsi dal Segretario del Tesoro Usa, Henry Paulson, e’ stato ben accolto dagli operatori a Wall Street che, anche grazie al recente flusso di dati macroeconomici positivi, ritengono piu’ difficile l’ingresso dell’economia statunitense in una fase di recessione.
L’unico dato sulla congiuntura americana ha mostrato un calo delle richieste di sussidio da parte dei disoccupati durante la scorsa settimana. L’aggiornamento segue il buon dato annunciato ieri sul settore privato e precede l’importante rapporto occupazionale che verra’ diffuso nella giornata di domani.
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A livello societario, riflettori puntati sul comparto retail inoccasione della comuncazione delle vendite comparate (relative ai negozi con almeno un anno di attivita’ alle spalle) delle principali societa’ di vendita al dettaglio. Wal-Mart (WMT), Macy’s (M) e CostCo Wholesale (COST) hanno battuto le attese degli analisti.
Il colosso delle costruzioni edilizie Toll Brothers (TOL) nell’ultimo trimestre ha riportato una perdita inferiore alle stime. Tra i titoli biotech, potrebbe soffrire il colosso Genentech (DNA) sulla scia del giudizio negativo emesso dalla FDA sull’utilizzo dell’Avastin nei soggetti affetti da cancro al seno.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico sta continuando a ritracciare dai recenti massimi. Nelle contrattazioni elettroniche i futures con consegna gennaio segnano un ribasso di $0.76 a $86.73 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in ribasso nei confronti del dollaro a quota 1.4590. L’oro arretra di $9.20 a $794.50 all’oncia. In calo i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.97%.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in calo di 1.00 punti (-0.07%) a 1485.90.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna +3.50 punti (+0.17%) a 2104.75.
Il contratto sull’indice Dow Jones perde 4 punti (-0.03%) a 13452.
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