Ad un’ora e mezza dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa trattano in ribasso (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio sotto la parita’ per l’azionario.
E’ tornata a prevalere la cautela sulla borsa Usa, dopo l’improvviso sell-off di ieri causato da alcuni commenti circa l’attuale condizione del mercato e le prossime mosse della Fed. Le recenti preoccupazioni hanno addirittura oscurato, per il momento, la buona notizia giunta dal comparto hi-tech relativa all’acquisizione di BEA Systems da parte di Oracle.
I dati macro che verranno rilasciati in giornata offriranno un quandro piu’ chiaro sulla dinamica inflazionistica e di riflesso sul tipo di politica monetaria che potra’ essere adottata dalla Banca Centrale nei prossimi mesi.
Di rilevante importanza sara’ l’aggiornamento sui prezzi alla produzione per cui e’ atteso un rialzo dello 0.5% dopo il forte calo (-1.4%) di agosto. La versione “core” del dato dovrebbe risultare in aumento dello 0.2%. In calendario sono presenti anche i dati su vendite retail, scorte di magazzino e fiducia dei consumatori.
Con gli indici volati a nuovi massimi, la condizione di ipercomprato che si e’ creata nel breve periodo trattiene gli investitori dall’assumere nuove posizioni in assenza di un catalizzatore che possa spingere ulteriormente i listini al rialzo. Questo potrebbe essere rappresentato dal nuovo flusso di utili societari, ma i primi dati fanno pensare ad un brusco rallentamento dei profitti aziendali rispetto agli scorsi mesi.
Tra le ultime societa’ che hanno diffuso la trimestrale, la conglomerata industriale General Electric (GE) ha riportato numeri in linea col consensus. Il titolo e’ in leggero calo nel preborsa. Altri titoli che meritano di essere monitorati sono Citigroup (C), che ha annunciato un cambiamento ai vertici dell’azienda, e Oracle (ORCL) che ha avanzato un’offerta per l’acquisto del gruppo software BEA Systems (BEAS) per un controvalore di $6.65 miliardi.
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Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio sta continuando a spingersi al rialzo. Nelle contrattazioni elettroniche i futures con consegna novembre segnano un progresso di 19 centesimi a quota $83.37 al barile. Sul valutario, l’euro sta ritracciando nei confronti del dollaro, ora a quota 1.4167. In ribasso l’oro: i futures con consegna dicembre cedono $4.30 a $752.40 all’oncia. Stabili infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ fermo al 4.65%.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 3.50 punti (-0.22%) a 1561.70.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -5.75 punti (-0.27%) a 2171.00.
Il contratto sull’indice Dow Jones perde 22 punti (-0.16%) a 14064.