A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa continuano a trattare in ribasso (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio negativo per l’azionario. Deludenti i dati sulle vendite al dettaglio che hanno confermato la brusca frenata della spesa dei consumatori. Nel mese di ottobre infatti, il dato ha registrato un calo del 2.8%, risultando peggiore del consensus del mercato che era per una contrazione piu’ contenuta, pari a -2.1%.
L’azionario Usa e’ dunque atteso in ribasso cedendo parte dei guadagni segnati ieri quando i bassi livelli delle quotazioni hanno innescato acquisti da parte di investitori alla ricerca di buoni affari. Pesano i dati che evidenziano come l’economia dell’area euro sia in recessione, dopo che nel terzo trimestre ha segnato la seconda contrazione consecutiva. Dopo il maxi rialzo di ieri sera, gli operatori hanno assunto un atteggiamento maggiormente improntato alla cautela, dubbiosi sulla sostenibilita’ di un allungo dei listini considerate le attuali condizioni dell’economia.
Non mancheranno alcune speculazioni sull’incontro dei Paesi del G20 che si terra’ nell’arco del weekend a Washington. “Avra’ due imperativi: combattere una delle piu’ severe crisi economiche e finanziarie della storia contemporanea e riscrivere le linee guida di un nuovo ordine monetario a livello globale” hanno affermato gli economisti di Credit Agricole.
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Sul fronte societario l’attenzione continuera’ a rimanere incentrata sul comparto retail. JC Penney ha diffuso una trimestrale migliore delle attese; alcune pressioni protrebbero interessare invece Nordstrom, la sofisticata catena di abbigliamento che ha emesso un outlook inferiore alle attese degli analisti. Stesso dicasi per la rivale Kohl’s.
Tra le altre news, Home Depot, Dow Chemical e Textron sono alcune delle societa’ che stanno esercitando pressione sulla Federal Reserve perche’ aumenti gli acquisti dei loro commercial paper, scrive Bloomberg. Gli assicuratori europei del credito Euler Hermes, Atradius e Coface hanno rinunciato alla copertura dei fornitori di General Motors e Ford Motor, secondo il Financial Times. L’assicurazione copriva i fornitori contro il rischio di un fallimento delle società.
Nel settore finanziario occhi puntati su Citigroup: la banca tagliera’ almeno 10.000 posti di lavoro nel settore investment banking e in altre divisioni, secondo il Wall Street Journal. L’AD ha chiesto ai manager di ridurre i compensi di almeno il 25%. Nel comparto hi-tech, alert dal colosso dei cellulari Nokia: l’azienda ha annunciato un decremento dei volumi dell’industria in atto gia’ nel trimestre in corso.
Sugli altri mercati, in lieve flessione il petrolio: i futures con consegna dicembre sono in ribasso di $0.49 a $57.75 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in ribasso nei confronti del dollaro a quota 1.2678. In rialzo l’oro a $735.40 l’oncia (+$30.40). In progresso i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.75%.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 14.10 punti (-1.55%) a 893.60.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -18.25 punti (-1.48%) a 1215.75.
Il contratto sull’indice Dow Jones perde 132 punti (-1.49%) a 8698.00.
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