A un’ora e mezza circa dall’apertura delle borse, i contratti sugli indici Usa sono negativi.
Gli operatori sono in attesa di una serie di dati macroeconomici che potrebbero offrire maggiori segnali sullo stato attuale dell’economia a stelle e strisce. Alle 14:30 ora italiana e’ atteso l’aggiornamento sulla produttivita’ del secondo trimestre (dato rivisto), a seguire, subito dopo l’apertura dei mercati, sara’ la volta dell’indice ISM non manifatturiero. L’attenzione si spostera’ sul Beige Book della Fed nella serata, da cui si spera di percepire maggiori informazioni sulla futura direzione dei tassi d’interesse.
Intanto, nel comparto energetico, prosegue lo scivolone del greggio. In mattinata, i futures con scadenza ottobre cedono 65 centesimi a $67.95 al barile. Alle 16:30 verranno resi pubblici i numeri sulle scorte settimanali di greggio, benzina e prodotti distillati. La scorsa settimana un forte aumento delle tre componenti aveva innescato un’ondata di vendite sul comparto.
Sul fronte societario, focus incentrato su Intel e Ford, in seguito alle comunicazioni delle due societa’. Il colosso dei chip vede il titolo scendere nel preborsa a causa di un taglio della forza lavoro nella misura di 10.500 unita’, da effettuarsi entro la meta’ del prossimo anno.
La societa’ automobilistica viene invece premiata dalla scelta di sostituire il CEO del gruppo, Bill Ford (che rimane comunque presidente), con Alam Mulally, ex amministratore delegato del colosso aerospaziale Boeing.
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Sugli altri mercati, sul valutario, ancora debole l’euro a quota $1.2802. L’oro perde $3.00 a $643.90 all’oncia. In calo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.81%.
Alle 13:50 (le 7:50 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P 500 arretra di 3.50 punti a 1311.10.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -4.25 punti a 1600.50.
Il contratto sull’indice Dow Jones e’ in ribasso di 28 punti a 11450.