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FUTURES IN ROSSO: PESA IL MERCATO IMMOBILIARE

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A mezz’ora dall’apertura delle borse americane, i contratti futures sugli indici Usa sono ancora sotto la linea di parita’ (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un’apertura in rosso degli indici azionari.

Ha fatto sensazione a Wall Street il crollo dei nuovi cantieri edili, che dimostra quanto difficile sia la situazione sul mercato immobiliare degli Stati Uniti. Il dato ovviamente rafforza i timori sul fatto che il raffreddamento del comparto pesi sull’intera crescita economica americana, nonostante le ottimistiche previsioni avallate perfino dalla Federal Reserve.

Circa le aspettative sul’azionario, va anche detto che i tre principali indici Dow Jones Industrials, S&P500 e Nasdaq Composite, hanno accumulato un rialzo medio del’1.4% questa settimana. Le pressioni ribassiste nel pre-borsa sono giunte anche dalla Cina: la Banca Popolare Cinese ha ordinato alle banche commerciali di incrementare il livello dei depositi da avere obbligatoriamente a riserva, un provvedimento deciso da Pechino per raffreddare l’impetuosa crescita economica e la relativa inflazione. A New York, nelle banche d’affari, si dice che la nuova stretta creditizia potrebbe avere un impatto negativo sui titoli delle societa’ industriali e di materiali quotate a Wall Street.

Per gli analisti, i colossi industriali come Caterpillar ([[CAT]]) proseguiranno il processo di espansione in Asia, ma ad un passo inferiore alle attese, a causa delle nuove direttive cinesi.

Nel pre-borsa e’ stato preso negativamente anche l’annuncio dell’amministratore delegato di Microsoft ([[MSFT]]) Steve Ballmer, secondo cui le previsioni avanzate dagli analisti sulle vendite del nuovo sistema operativo Vista siano troppo ottimiste, e dunque difficili da rispettare. Il titolo e’ calo dello 0.7% nelle contrattazioni pre-mercato.

I contrastati dati macro non hanno fornito ai compratori un valido motivo per tornare aui mercati. Da un lato il crollo dei nuovi cantieri edili (vedi sopra), ma dall’altro i prezzi alla produzione hanno evidenziato una dinamica inflazionistica in calo (PPI -0.6% “core” PPI +0.2% entrambi in linea con le attese), che ha portato il tasso annuale all’1.8%, al di sotto del livello massimo di tolleranza fissato dalla Fed.

Continua intanto il tam-tam sulle operazioni di mergers & acquisitions. AMR ([[AMR]]), l’operatore della compagnia aerea American Airlines, potrebbe ricevere una proposta di acquisto da un gruppo che include British Airways ([[BAY]]) e la banca d’affari Goldman Sachs ([[GS]]).

Nel comparto bancario, BBVA ([[BBVA]]), l’ottava maggiore banca europea per capitalizzazione di mercato, ha rilevato l’americana Compass Bancshares ([[CBSS]]) per $9.6 miliardi.

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Sugli altri mercati, nel comparto energetico, il petrolio e’ in lieve ribasso. I futures con scadenza marzo cedono 8 centesimi a $57.91 al barile. Sul valutario l’euro e’ in lieve calo contro il dollaro a quota 1.3119. L’oro arretra di $2.60 a $668.80 l’oncia. In lieve rialzo i titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.68%.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 1.40 punti (-0.10%) a 1458.20

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -3.5 punti (-0.22%) a 1827.00.

Il contratto sull’indice Dow Jones arretra di 5 punti (-0.04%) a 12783.