Si prospetta un avvio in progresso per l’azionario statunitense (vedi quotazioni a fondo pagina), con i rialzi delle banche, dopo i forti cali di ieri, e dei tecnologici che oscurano le notizie deprimenti in arrivo da mercato del lavoro e immobiliare. Gli investitori preferiscono tuttavia mantenere un approccio cauto in attesa di conoscere i dettagli del piano di salvataggio dei mutui, pensato dal governo per sostenere le famiglie in difficolta’.
Dopo aver firmato ieri il massiccio piano di rilancio economico, il presidente Obama cerchera’ ora di risolvere la crisi immobiliare, al cuore dei problemi del rallentamento della maggiore economia al mondo. L’obiettivo e’ quello di evitare che milioni di famiglie americane perdano la loro casa perche’ non possono piu’ permettersi di pagare il mutuo.
Nel frattempo nuove notizie deprimenti giungono dal settore, con i nuovi cantieri edili che in gennaio hanno subito una contrazione superiore delle attese, aggiornando i minimi storici. Sempre sul fronte macro, In lieve calo rispetto alle attese i prezzi import-export a gennaio.
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Piu’ tardi l’attenzione del mercato si spostera’ dunque sulla presentazione del piano salva mutui allo studio dell’amministrazione Obama, per poi concentrarsi sull’audizione di Bernanke e la conseguente pubblicazione delle minute della Fed relative all’incontro svoltosi il 28 gennaio scorso.
Non sembrano allarmare troppo gli investitori le notizie che giungono dall’industria dell’automobile, con GM e Chrylser che hanno chiesto al governo un ulteriore sforzo economico, sino a $39 miliardi. GM ha segnalato che per soppravvivere ha bisogno di una parte dei soldi gia’ dal prossimo mese. La casa di Detroit ha inoltre annunciato riduzioni alla forza lavora pari a circa 47 mila unita’ in tutto il mondo. Ma e’ solo l’ultimo di una serie di annunci di questo tipo. Dopo aver chiuso in perdita il quarto trimestre, Goodyear ha detto che tagliera’ 5 mila posti di lavoro.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, in lieve rialzo il petrolio. Nelle contrattazioni elettroniche i futures con consegna marzo segnano un rialzo di $0.03 a $34.96 il barile. Sul valutario, l’euro si rafforza nei confronti del dollaro a quota 1.2603. Ritraccia l’oro a $963.30 l’oncia (-$4.20). In marginale calo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni si attesta al 2.68%.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in rialzo di 6.70 punti (+0.85%) a 792.30.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna +12.50 punti (+1.06%) a 1195.50.
Il contratto sull’indice Dow Jones guadagna 63 punti (+0.84%) a 7570.00.