Società

FUTURES IN RECUPERO MA RESTA L’INCERTEZZA

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A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa trattano sulla linea di parita’ (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio piatto per l’azionario.

Gli indici potrebbero soffrire in avvio a causa dei due pesanti profit warning lanciati dai colossi finanziari UBS (UBS) e Citigroup (C). La banca svizzera ha dichiarato che a causa della crisi del credito legata ai mutui subprime riportera’ la prima perdita trimestrale di nove anni e che adottera’ un taglio della forza lavoro; il gigante americano ha annunciato un “considerevole” calo dei profitti, probabilmente 60% in meno rispetto allo scorso anno.

Le notizie hanno scosso gli operatori che continuano ad interrogarsi sulle ripercussioni che le recenti turbolenze nel comparto finanziario potranno causare alle aziende direttamente coinvolte e di riflesso sull’economia in generale.

A creare tensioni e’ anche il nuovo intervento di Alan Greenspan secondo cui il prezzo delle case continuera’ a scendere nei prossimi mesi. Lo scorso venerdi’ l’ex capo della Federal Reserve aveva lanciato un allarme sulle maggiori possibilita’ di recessione per l’economia americana.

Tra le altre notizie societarie, riflettori puntati sul comparto farmaceutico dopo che la FDA ha respinto la richiesta di Novartis sulla commercializzazione della versione generica del Famciclovir da parte della rivale Teva Pharmaceuticals. Tra le news di M&A, il colosso della telefonia mobile Nokia (NOK) e’ in trattative con Navteq: la possibile acquisizione del gruppo satellitare permetterebbe all’azienda finlandese di espandere la presenza nel business “mobile”.

Il dato macro piu’ importante della settimana riguardera’ il mercato del lavoro (il rapporto occupazionale verra’ diffuso il prossimo venerdi’); per quanto riguarda la giornata odierna in calendario e’ presente l’aggiornamento sull’indice ISM manifatturiero per cui e’ prevista una contrazione a 52.5 punti.

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Sugli altri mercati, nel comparto energetico il greggio sta cedendo leggermente terreno. Al momento i futures con consegna novembre sono in ribasso di 31 centesimi a quota $81.35 al barile.
Sul valutario, l’euro e’ scambiato a quota $1.4219 dopo aver toccato un nuovo record di $1.4282. Cala l’oro: i futures con consegna dicembre vengono scambiati a $748.30 all’oncia, in ribasso di $1.70. In leggera flessione infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.58%.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in rialzo di 1.40 punti (+0.09%) a 1539.50.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna +0.25 punti (+0.01%) a 2114.25.

Il contratto sull’indice Dow Jones guadagna 3 punti (+0.02%) a 13997.00.