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FUTURES IN RECUPERO MA ANCORA NEGATIVI

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A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa sono ancora in ribasso (vedi quotazioni a fondo pagina) ma lontano dai peggiori livelli dopo la decisione straordinaria della Fed di abbassare il costo del denaro di 75 punti base a mercati aperti.

Per arginare il sicuro crash di Wall Street in apertura, la banca centrale, con una manovra d’emergenza senza precedenti negli ultimi 7 anni, ha ridotto i tassi sui fed funds dello 0.75%, abbassandoli dal 4.25% al 3.50%. La decisione conferma quanti gravi siano gli sbilanci e disequilibri sul mercato finanziario americano, per via della crisi creditizia innescata dal calo immobiliare e dai mutui subprime.

La decisione segue l’ondata di vendite in Europa e in Asia sviluppatasi nella giornata di ieri sui timori di un ingresso dell’economia in una fase di recessione. Da Londra a Sidney tutte le borse mondiali (giornata di chiusura per New York per la ricorrenza del Martin Luther King Day) avevano riportato cali compresi tra il 5% e il 7%. In soli due giorni il Nikkei 225 (Tokyo) ha lasciato sul terreno il 10%, Il DAX-30 tedesco e’ sceso dell’8%.

In avvio e’ ancora previsto un calo degli indici azionari: nel caso di un proseguimento dello scivolone, il comparto azionario Usa potrebbe entrare in una fase di mercato “orso”, segnando un calo complessivo di oltre il 20% dai recenti massimi. L’indice S&P500 e’ in ribasso del 16% dal top dell’ottobre 2007, il Composite e’ in calo del 18%.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 51.80 punti (-3.91%) a 1273.50.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -68.25 punti (-3.69%) a 1781.25.

Il contratto sull’indice Dow Jones perde 429 punti (-3.54%) a 11677.

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