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FUTURES IN PROGRESSO, RIMBALZO DOPO IL SELL-OFF

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A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa continuano a trattare in buon progresso (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio positivo per l’azionario.

Si e’ appena concluso l’intervento in diretta televisiva del presidente Bush sull’urgenza di approvare il piano di salvataggio il prima possibile per evitare un inasprimento della crisi che ha messo in ginocchio il settore finanziario. Gia’ ieri il segretario al Tesoro Paulson, particolarmente deluso dalla bocciatura del piano alla Camera, era intervenuto in una conferenza stampa per chiedere l’urgente approvazione del programma da $700 miliardi.

Dopo il massiccio sell-off di lunedi’, tra gli investitori e’ tornato a prevalere un minimo di ottimismo circa la futura approvazione di un piano simile a quello bocciato ieri. La votazione sul programma (rivisto) dovrebbe tenersi giovedi’ prossimo. Con il crollo di ieri il Dow Jones e’ in ribasso -22% dall’inizio dell’anno (-10% nel solo mese di settembre), lo S&P 500 e’ in calo -29% dal top di ottobre 2007. Lo scrollone ha ridotto la capitalizzazione di Wall Street di $1.2 trilioni in un solo giorno (vedi dichiarazione di Bush), record negativo storico per la borsa americana.

Nel frattempo sono ancora altissime le tensioni sul mercato monetario. Nelle ultime 24 ore il LIBOR (il tasso relativo ai prestiti interbancari tra gli istituti di credito) e’ schizzato dal 2.56% a 6.88%, nuovo massimo storico: negli Stati Uniti il credito resta congelato, si teme per un brusco rallentamento degli investimenti aziendali e dei consumi da parte delle famiglie americane. Gli operatori hanno iniziato a considerare anche un taglio
dei tassi d’interesse nel meeting di fine ottobre.

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In calendario sono presenti i dati sul settore immobiliare (S&P Case-Shiller), sul Chicago PMI e sulla fiducia dei consumatori. Le attese per quest’ultima sono per una riduzione a 55 punti dai 56.9 di agosto.

Sugli altri mercati, recupera il petrolio: i futures con consegna novembre segnano un rialzo di $1.95 a $98.32 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in calo rispetto al dollaro a quota 1.4258. In progresso l’oro a $898.70 l’oncia (+$4.30). Invariati i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ fermo al 3.63%.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 20.70 punti (+1.85%) a 1139.50.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna +17.50 punti (+1.16%) a 1529.50.

Il contratto sull’indice Dow Jones guadagna 123 punti (+1.17%) a 10597.00.

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