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FUTURES IN LIEVE FLESSIONE, PRESE DI BENEFICIO

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A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa sono in calo (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio in rosso per l’azionario.

Anche dopo la buona trimestrale di Morgan Stanley (MS), i cui utili per azione sono risultati di 42 centesimi superiori al consensus, continuano a prevalere le vendite sul comparto azionario. C’e grande attesa ora tra gli operatori per la maxi Ipo del colosso delle carte di credito Visa (V), in particolar modo per valutare l’interesse sul settore, dopo che il titolo della rivale Mastercard (MA) ha registrato una brillante performance (superiore al 400%) dal giorno del debutto in borsa.

Restando in tema di trimestrali, sono risultati migliori delle attese anche i numeri fiscali di Discover Financial Services (DFS) e del colosso alimentare General Mills (GIS). Il gigante dell’abbigliamento sportivo Nike (NKE) comunichera’ gli utili subito dopo la chiusura delle borsa. Sale del 5% il titolo software Adobe Systems (ADBE) grazie alla trimestrale diffusa nell’after hour di ieri sera che ha battuto le stime degli analisti.

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In ogni caso, i tori riprendono fiato dopo il forte rally messo a segno nella giornata di ieri che ha permesso ai listini di registrare la migliore performance giornaliera degli ultimi 5 anni, con il Dow Jones in progresso di oltre 400 punti. “Il movimento degli ultimi giorni e’ da considerare sorprendente. Dopo tutto i fondamentali restano negativi, c’e’ ancora forte incertezza sul sistema bancario nonostante gli ultimi aggiornamenti offerti da Goldman a Lehman, migliori del previsto”, afferma David Jones, strategist di IG Index. “I tagli Fed hanno sempre fornito una spinta nel brevissimo termine, non sappiamo ancora se avranno effetto sul lungo”.

L’ultimo taglio ai tassi d’interesse, operato ieri dalla Banca Centrale, ha portato il costo del denaro al 2.25%. La serie di tagli, iniziata a settembre, subito dopo la crisi subprime, non ha ancora ristabilito la fiducia negli investitori, mentre l’economia continua a soffrire, pressata oltre che dal “credit crunch” anche dalla pesante debolezza del comparto immobiliare. L’indice S&P500 e’ in calo di circa il 10% dall’inizio dell’anno.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, tratta in ribasso il petrolio. I futures con consegna aprile sono in calo di $1.81 a $107.61 al barile. Alle 15:30 ora italiana saranno diffusi i dati sulle scorte settimanali. Sul valutario, l’euro e’ in recupero sul dollaro, ora scambiato a 1.5712. L’oro e’ in ribasso di $21.10 a $983.20 all’oncia. In calo i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.48%.

Alle 14:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 3.20 punti (-0.24%) a 1330.80.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -8.50 punti (-0.48%) a 1762.50.

Il contratto sull’indice Dow Jones perde 30 punti (-0.24%) a 12375.

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