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FUTURES IN GINOCCHIO, MASSICCIA ONDATA DI SELL

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Ad un’ora e mezza dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa trattano in netto calo (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio negativo per l’azionario Usa. I listini sono dunque posizionati a cedere interamente i guadagni realizzati nella seduta di ieri.

Il rally materializzatosi nelle ore finali di martedi’ e’ stato “semplicemente una farsa” secondo Heino Ruland, analista di FrankfurtFinanz. “L’indebolimento del dollaro e l’aumento dei prezzi petroliferi non giustificano un movimento del genere”. In una nota diffusa in mattinata da Morgan Stanley si legge che il target di medio termine per l’S&P500 resta a quota 1700 punti; prima pero’ si potrebbe assistere ad una contrazione fino all’ area 1450 (al momento l’indice tratta a 1520 punti).

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Oggi il focus degli operatori sara’ incentrato sul fronte macroeconomico e sugli sviluppi societari. In calendario sono presenti i dati sulla produttivita’ del terzo trimestre per cui e’ stimato un incremento del 3.1% dal 2.6% precedente. La componente del costo del lavoro sara’ seguita con particolare attenzione in quanto importante indicatore della dinamica inflazionistica. Alle 16:30 ora italiana verranno diffusi i numeri sulle scorte settimanali di greggio. Anche in questo caso l’aggiornamento sara’ fondamentale ai fini del trading giornaliero, alla luce del nuovo record del petrolio schizzato fino a quota $98.62 nelle contrattazioni elettroniche. Al momento i futures con consegna dicembre segnano un progresso di $1.24 a $97.94.

Passando all’aspetto societario, in primo piano i risultati trimestrali del colosso delle infrastrutture network Cisco (CSCO) e di News Corp (NWS). Nel comparto dell’auto, ondata di vendite per la casa di Detroit General Motors (GM), in ribasso del 5.50% nel preborsa a causa dell’elevata perdita ($2.88 per azione) riportata nell’ultimo trimestre. I titoli del settore finanziario potrebbero continuare a soffrire visibilmente dopo che una ricerca della Fed diffusa ieri ha evidenziato la ridotta possibilita’ di concessione di credito a consumatori e aziende da parte delle grosse banche d’affari colpite dalla crisi dei mutui.

Sugli altri mercati, sul valutario, l’euro continua a spingersi al rialzo nei confronti del dollaro, ora a quota 1.4680. L’oro e’ balzato di $16.80 a $840.20 all’oncia. In rialzo i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.32%.

Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 19.60 punti (-1.29%) a 1505.30

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -23.5 punti (-1.25%) a 2210.00.

Il contratto sull’indice Dow Jones perde 159.00 punti (-1.16%) a 13518.00.