A mezz’ora dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa hanno accelerato al ribasso(vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio cobtraddistinto da pesanti vendite sull’azionario.
Con il probabile calo giornaliero, il sesto consecutivo, il Nasdaq potrebbe entrare in una fase di mercato “orso”, giu’ di oltre il 20% dai massimi toccati a fine ottobre; il Dow Jones e l’S&P500 sono in calo di circa il 16% dal top segnato nello stesso mese. La manovra straordinaria della Fed relativa al taglio di 75 punti base del costo del denaro non ha risolto ancora molti dubbi degli operatori che continuano a chiedersi se il mercato abbia raggiunto un punto di “bottom” o sia posizionato per un proseguimento dello scivolone sulla minaccia della recessione.
A peggiorare la situazioen in mattinata e’ la deludente trimestrale diffusa dal colosso informatico Apple (AAPL) che sta avendo l’effetto di trascinare particolarmente al ribasso l’intero comparto tecnologico. Nell’after hour di ieri sera, la societa’ di Cupertino ha diffuso un outlook peggiore delle attese degli analisti per i prossimi mesi e riportato vendite inferiori al consensus. L’azione scende di oltre l’11% nel preborsa, in evidente difficolta’ anche Google (GOOG) e Microsoft (MSFT).
Le vendite si sono intensificate anche sulle piazze europee dove i principali indici di riferimento segnano cali medi del 4% dopo che la BCE ha esplicitamente dichiarato che non seguira’ la linea della Fed in materia di politica monetaria allontanando cosi’ le speranze di un taglio ai tassi d’interesse europei.
Sul mercato ci sono sempre opportunita’. E con news gratis, non le trovi. Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER
E’ evidente come il rischio della recessione stia influendo sui mercati mondiali. Gli startegist delle grosse banche d’affari stanno rivedendo al ribasso tutte le stime sulla crescita del Pil e sui target degli indici azionari. Tobias Levkovich, chief equity strategist di Citigroup (C) ha ridotto le stime sul 2008 per l’S&P500 del 7.5%. Anche la banca d’affari Merrill Lynch ha rivisto al ribasso le proprie previsioni sulla crescita dell’azionario.
In assenza di importanti dati macroeconomici, gli operatori stanno valutando con maggiore attenzione gli utili societari. Pfizer (PFE), United Technologies (UTX) e ConocoPhillips (COP) hanno battuto le attese degli analisti; Motorola (MOT) ha riportato un calo dell’84% dei profitti e annunciato un outlook inferiore alle attese. Dopo la chiusura delle borse sara’ il colosso delle aste online eBay (EBAY) a diffondere i risultati trimestrali.
Sugli altri mercati, ancora in calo il petrolio. I futures con consegna febbraio segnano al momento un ribasso di $1.58 a $87.63 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in ribasso rispetto al dollaro a quota 1.4550. L’oro arretra di $8.30 a $882.00 all’oncia. In forte progresso i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.32%.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 34.90 punti (-2.67%) a 1274.40.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -62.50 punti (-3.47%) a 1741.25.
Il contratto sull’indice Dow Jones perde 214 punti (-1.79%) a 11737.
parla di questo articolo nel Forum di WSI