A circa un’ora e mezza dall’apertura delle borse, i contratti sugli indici Usa sono piatti.
Gli operatori prefersicono non sbilanciarsi prima del rilascio del rapporto occupazionale di marzo che potrebbe offrire nuovi segnali sulla politica monetaria della Fed. Stando alle stime, i datori di lavoro americani avrebbero creato 190 mila nuovi posti di lavoro; a febbraio erano stati di 243 mila.
Il parere degli analisti e’ che un numero di gran lunga maggiore alle attese potrebbe incrementare i dubbi e timori sulla possibile continuazione del ciclo rialzista sui tassi che, gia’ da un po’ di tempo, sta fungendo da freno al comparto azionario.
Il dato verra’ diffuso alle 14:30 ora italiana. Le previsioni sono anche per un tasso di disoccupazione invariato, al 4.8%.
Sul fronte societario, cambi all’interno del management di Ford. Uno dei top manager della casa automobilistica ha annunciato il ritiro. Il titolo ieri ha chiuso a quota $7.65.
La compagnia telefonica Nec ha avviato delle trattative con Texas Instruments su una possibile collaborazione sui telefonini di nuova generazione. Research In Motion cede oltre il 5% nel preborsa dopo aver offerto un outlook inferiore alle previsioni degli analisti.
Nel comparto energetico, un supporto ai listini potrebbe arrrivare dal calo del petrolio, dopo che nella giornata di ieri si era portato sopra i $68. Nelle contrattazioni elettroniche i futures con scadenza maggio segnano un ribasso di 97 centesimi a quota $66.97.
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Sugli altri mercati, in ribasso i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.91%. In lieve progresso l’oro. I futures con scadenza giugno avanzano di $0.30 a $600 all’oncia. Sul valutario, in ritirata l’euro: il cambio col dollaro e’ a quota $1.21780.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P 500 e’ in ribasso di 0.60 punti a 1316.90 punti.
Il contratto sull’indice Nasdaq arretra di 1.25 punti a 1753.5
Il contratto sull’indice Dow Jones perde 4 punt1 a 11275.