Ad un’ora e mezza dall’apertura delle borse i contratti sugli indici Usa sono in netto (vedi quotazioni a fondo pagina) il che lascia prevedere un avvio in rosso per l’azionario.
Le preoccupazioni e le vendite iniziali seguono il sell-off sul mercato azionario cinese dove gli indici di riferimento hanno segnato ribassi superiori ai sei punti percentuali. L’ondata di sell segue la decisione della Cina di incrementare le tasse sulle operazioni di trading (nello specifico la “Stamp Tax” – una forma di tassazione su determinate transazioni, inclusi gli investimenti, in segno di convalida) nel tentativo di raffreddare il trend chiaramente speculativo creatosi di recente.
Ricordiamo che appena tre mesi fa il brusco calo delle borse mondiali ebbe inizio proprio dalla debolezza del mercato azionario cinese, in quell’occasione a causa dei “carry trade”, legati alle valute. Gli operatori restano comunque ottimisti a Wall Street e dubitano che si possa verificare un movimento di tale portata.
Maggiore attenzione sara’ riposta, secondo gli analisti, sul rapporto del FOMC relativo all’incontro svoltosi lo scorso 9 maggio in cui fu deciso di lasciare invariati i tassi d’interesse al 5.25%. I dettagli della riunione saranno pubblicati nel primo pomeriggio di New York, alle 20:00 ora italiana.
Sul fronte societario, ancora riflettori puntati sul colosso Internet Google ([[GOOG]]). Dai documenti ufficiali presentati alla SEC, emerge che la Federal Trade Commission ha avviato un’indagine sulla proposta di acquisto per la societa’ di pubblicita’ online DoubleClick inerente specifiche sulla privacy e sulla libera concorrenza.
Restando nel comparto tecnologico, in evidenza l’annunciato piano di riacquisto di azioni proprie (8% del totale) da parte di IBM ([[IBM]]) che ha rivisto al rialzo le stime sugli utili per azione dell’intero anno fiscale 2007.
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Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio sta cercando di recuperare parte del terreno ceduto nella seduta di ieri. Nelle contrattazioni elettroniche i futures con consegna luglio segnano un progresso di 21 centesimi a quota $63.36 al barile. Sul valutario, scivola l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.3418. Arretra di $2.20 l’oro a $661.20 all’oncia. In leggero rialzo i titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni si e’ portato al 4.86%.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in ribasso di 7.40 punti (-0.49%) a 1515.10.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -9.50 punti (-0.50%) a 1897.00.
Il contratto sull’indice Dow Jones cede 68 punti (-0.48%) a 13490.
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