New York – Quando manca un’ora e un quarto all’avvio delle contrattazioni, i derivati sui principali indici della borsa americana b>(vedi quotazioni a fondo pagina) scambiano lievemente sotto la parita’, facendo pensare ad un avvio di seduta nervoso.
Il mercato provera’ a tornare a correre, ma molto dipendera’ dai nuovi sviluppo della crisi nucleare giapponese e del conflitto libico. Intanto i prezzi dell’oro nero si attestano in area $105 al barile.
L’attesa, sopratutto in Europa, e’ per le notizie che riguardano il Portogallo: alle ore 15 in Italia il piano di austerity proposto dal governo del primo ministro portoghese Jose Socrates verra’ votato in parlamento. Se il voto dovesse essere contrario, Socrates potrebbe dimettersi, come lui stesso ha affermato. Intanto e’ tensione anche sulla borsa di Lisbona, che perde piu’ dell’1%; positivi invece gli altri listini.
La situazione delicata mette sotto pressione il mercato dei titoli di stato e fa alzare gli spread sui periferici. In particolare lo spread tra i rendimenti dei titoli decennnali del Portogallo e del Bund salgono fino a 457 punti base, rispetto alla giornata di ieri. Da segnalare anche gli altri differenziali: quello tra il Btp e il Bund sale a 164 punti base; quello tra Spagna e Grecia è a 197 punti base; il differenziale tra Irlanda e Germania si attesta a 642 e quello tra Grecia e Germania a 942 punti base.
L’attesa di come si evolvera’ la situazione in Portogallo (ma anche in Irlanda), unita ai timori che riguardano ancora la Libia e il Giappone portano gli investitori a rimanere molto cauti.
Nel paese asiatico l’acqua e’ stata contaminata e gli Stati Uniti hanno ordinato uno stop ad alcune importazioni. Tokyo stima che il danno diretto inflitto dal terremoto e dallo tsunami che ne e’ seguito sara’ di 16.000-35.000 miliardi di yen ($185-308 miliardi). Se le cifre dovessero venire confermare si tratterebbe del piu’ costoso disastro naturale della storia.
In ambito di notizie societarie, Bank of America si e’ vista rifiutare dalla Fed la proposta di alzare il dividendo e i titoli pagano pegno. Fari puntati su Adobe Systems. Il gruppo di software ha registrato un bel balzo dei profitti trimestrali, ma ha tagliato l’outlook sul fatturato come conseguenza del terremoto e dello tsunami che hanno devastato il Giappone l’11 marzo.
Sul fronte macro attesa per i dati sulle vendite di case nuove, che verranno pubblicati alle 15 italiane, dopo che le richieste di mutuo sono cresciute nell’ultima settimana. Gli investori ascolteranno con estrema attenzione le parole che il presidente della banca centrale americana, Ben Bernanke, pronuncera’ oggi al convegno della comunita’ dei banchieri americani, alle 17 italiane.
Sugli altri mercati, i contratti del petrolio con scadenza aprile del greggio avanzano di $0,1 a $105,07 il barile. I contratti con scadenza aprile dell’oro guadagnano lo 0,39% a $1.433,2 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro cede terreno sul dollaro (-0,4%) in area $1,4139. Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale vale il 3,29%, in progresso di 3,7 punti base.
Alle 13:15 (le 8:15 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 cede 1,9 punti a quota 1.286,4 (-0,15%).
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in ribasso di 8,25 punti a 2.249 (-0,37%).
Il contratto sull’indice Dow Jones scambia in calo di 14 punti (-0,12%) in area 11.941.