Società

Futures delusi dal Pil, la parola ora tocca a Bernanke

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

New York – Dopo la pubblicazione del dato relativo al Pil del secondo trimestre degli Stati Uniti, i futures sugli indici accelerano al ribasso. Il dato è stato rivisto al ribasso al +1%, contro il +1,3% inizialmente reso noto e peggio del +1,1% atteso dal consensus. E’ il quarto trimestre consecutivo che il prodotto interno lordo Usa continua a crescere al di sotto del potenziale, compreso tra il 2,7% e il 3%.

Nel commentare l’indicatore, intervistato da Bloomberg, Robert Brusca, responsabile economista presso Fact&Opinion Economics a New York, ha sottolineato che “non sembra che i consumatori abbiano l’umore giusto per effettuare acquisti. L’economia continua a essere più debole di quanto pensassimo. Sembra che la congiuntura stia diventando ancora più debole, riflettendo anche le più deboli condizioni economiche estere”.

La parola, a questo punto, spetta al numero uno della Fed, Ben Bernanke , che proferirà un discorso da Jackson Hole, nello stato dello Wyoming, alle 16 ora italiana.

A tal proposito, gli economisti smorzano le aspettative sull’arrivo di un annuncio di un QE3 o di una manovra monetaria espansiva. “Il mercato sarà fortemente deluso riguardo a quanto accadrà oggi a Jackson Hole – commenta a Blooomberg Michael Hewson, analista presso CMC a Londra – I mercati hanno scommesso sul fatto che Bernanke tirerà fuori il coniglio dal cappello. Ma non credo che ciò accadrà”.

Lo stesso Premio Nobel Michael Spence avverte sul fatto che le capacità della Fed di sostenere l’economia sono sempre più ridotte e consiglia all’istituto di incoraggiare più che altro le banche a effettuare maggiori prestiti, a sostegno del settore immobiliare. Spence ha anche avvertito sul rischio di una recessione globale, che a suo avviso sarebbe dello 50%.

Sul fronte valutario l’euro riduce dopo i dati sul Pil i rialzi nei confronti del dollaro, attestandosi a quota $1,4401 (+0,18%); la moneta unica è positiva anche contro il franco a CHF1,1441 (+0,25%), mentre aumenta le perdite contro lo yen, a JPY110,36 (-0,83%). La vera vittima è però il dollaro che cede l’1% contro lo yen.

Sul fronte delle commodities, i futures sul petrolio cedono lo l’1,4% a quota $84,14 al barile, temendo proprio la delusione Bernanke. Torna a salire invece l’oro (+1,5% a $1.790 l’oncia).

Intanto alle 15.07 (le 9.07 ora di New York) il future sull’indice S&P500 cede 9,20 punti (-0,79%), a quota 1.148,30

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 è in ribasso di 13,50 punti (-0,62%)%), a 2.098.

Il contratto sull’indice Dow Jones perde 78 punti (-0,71%), a 11.052.

Sul mercato dei Treasury, i rendimenti decennali calano al 2,183%.