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FUTURES DEBOLI: JP MORGAN GIU’, INTEL NON BASTA

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Si profila un avvio di seduta sottotono per la Borsa statunitense, con gli indici principali azionari che quando manca un’ora e mezzo all’apertura delle contrattazioni scambiano sotto i livelli della vigilia (vedi quotazioni a fondo pagina).

I profitti piu’ alti del previsto registrati da JP Morgan Chase e Intel non sono stati sufficienti a spingere l’azionario sopra i massimi di 15 mesi toccati ieri. L’S&P 500 ha chiuso in progresso otto delle ultime nove sedute e ieri ha raggiunto i livelli piu’ alti dal primo ottobre 2008.

Il gigante dei microchip Intel ha archiviato il quarto trimestre con utili in netto rialzo a $2.3 miliardi da $234 milioni, grazie all’alta domanda per computer portatili. I titoli Intel avanzano di circa l’1%.

Quanto alla seconda maggiore banca degli Stati Uniti, ha riportato un utile trimestrale di $3.3 miliardi negli ultimi tre mesi del 2009, una cifra che e’ risultata migliore del previsto.

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Il presidente e AD della societa’, Jamie Dimon, ha precisato che nonostante i risultati abbiano mostrato evidenti segnali di miglioramento, “riconosciamo che non sono riusciti a rispettare il potenziale dell’istituto in fatto di utili e non hanno evidenziato un reddito sul capitale investito adeguato” (il cosidetto ROC, ovvero il rapporto tra Ebit e book value del capitale investito). Le azioni della banca scivolano di circa il 2%.

Sul fronte macro sono in arrivo una serie di dati che potrebbero fare chiarezza sullo stato di salute dell’economia e sui livelli di inflazione.
Alle 14:30 italiane sono attesi gli aggiornamenti sui prezzi al consumo e sull’Empire Index di New York, mentre alle 15:15 sara’ la volta della capacita’ di utilizzazione degli impianti e della produzione industriale di dicembre. Quaranta minuti piu’ tardi verra’ pubblicata la lettura della fiducia dei consumatori a cura dell’Universita’ del Michigan.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico scambiano in rialzo le quotazioni del greggio. I futures con consegna febbraio lasciano sul campo $0.61 attestandosi a quota $78.78 al barile. Sul valutario, l’euro si indebolisce a $1.4383 nei confronti del dollaro. In flessione l’oro a $1135.20 l’oncia (-$7.80). Avanzano i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e’ sceso al 3.700% dal 3.760% di ieri.

Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in calo di 5.70 punti (-0.5%) a 1139.50.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 segna -8.25 (-0.44%) a 1880.00.

Il contratto sull’indice Dow Jones cede 39 punti (-0.37%) a quota 10624.00.