A circa un’ora e mezza dall’apertura delle borse, i contratti sugli indici Usa sono invariati.
A tenere il freno tirato sono i timori relativi all’impatto che l’aumento dei tassi d’interesse puo’ avere sui mercati azionari. Nella giornata di ieri, il rendimento sui Treasury a 10 anni e’ schizzato ai massimi di quattro mesi; in caso di rottura di alcune vicine resistenze, si potrebbero aprire le porte verso i massimi della primavera 2004 intorno all’area del 4.9%.
Sempre nella giornata di ieri, la Banca Centrale Europea ha alzato al 2.5% i tassi a breve, risvegliando, al tempo stesso, il pericolo dell’inflazione. Un aumento del costo del denaro potrebbe avvenire anche in Giappone entro la prossima settimana.
L’aumento dei tassi d’interesse potrebbe spingere il pubblico investitore fuori dal comparto azionario alla ricerca di fonti d’investimento alternative.
Per quanto riguarda l’andamento dei singoli titoli, Starbucks, la catena di caffe’ americana, e’ salita dell’1.1% dopo aver riportato un incremento delle vendite comparate nel mese di gennaio. Il titolo Internet Overstock.com potrebbe essere sotto pressione in seguito alla notizia delle dimissioni del presidente per incomprensioni con il management.
Sul fronte macro, sono attesi i dati sulla fiducia dei consumatori (15:50 ora italiana) e sul settore dei servizi (ore 16:00)
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Sugli altri mercati, in leggero progresso il petrolio, ora in rialzo di 14 centesimi a $63.50 al barile. In calo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.65%. In leggerissimo ribasso l’oro: i futures con scadenza aprile stanno arretrando di $0.70 a $569.70 all’oncia. In lieve flessione l’euro nei confronti del dollaro: il cambio e’ a quota $1.2025.
Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P 500 e’ in ribasso di 0.60 punti a 1291 punti.
Il contratto sull’indice Nasdaq arretra di 1.50 punti a 1698.00
Il contratto sull’indice Dow Jones guadagna 2 punti a 11047.