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Futures continuano in ribasso, nessuna sorpresa dai dati

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New York – Wall Street si prepara ad aprire le contrattazioni in territorio negativo (vedi valori a fondo pagina), indicando che l’indice S&P500 potrebbe estendere la performance negativa, la peggiore sul trimestre dal 2008. Pesano sull’azionario i report arrivati dalla Cina e dalla Germania, che aggiungono pressioni sullo stato di salute dell’economia globale. Sotto di 5pb i rendimenti dei Treasury a 10 anni, all’1,945%.

Quando manca mezz’ora al suono della campanella il mercato prosegue in ribasso, con l’andamento che non ha subito scossoni dopo la pubblicazione degli ultimi dati macro. Nessuna sorpresa particolare dal reddito, che e’ calato dello 0,1% in agosto contro le attese per un incremento della stessa portata. Le spese al consumo sono cresciute dello 0,2% come previsto. Tuttavia il rialzo non si puo’ paragonare con il +0,8% del mese precedente.

Dalla Cina, l’indicatore sull’attività manifatturiera ha registrato una contrazione per il terzo mese di fila, la scia più lunga sin dal 2009, con in calo nuovi ordini e domanda di esportazioni. L’indice stilato da HSBC si è attestato a 49,9, come ad agosto, meglio comunque rispetto a luglio e rispetto al dato preliminare pubblicato la scorsa settimana, che segnava 49,4.

In Germania in calo le vendite al dettaglio ad agosto, la peggiore variazione negativa da più di quattro anni, con i timori sull’evolversi della crisi in Europa che bloccano la fiducia a spendere dei consumatori. La variazione su base mensile è stata -2,9%, molto peggio del consensus raccolto da Bloomberg (-0,5%).

Caterpillar, la più grande società nei mezzi per costruzione e per le attività minerarie, perde circa lo 0,6%. JPMorgan Chase & Co. cede lo 0,4% circa, mentre Bank of America Corp scende dell’1,6%. Anche il greggio in calo sul trimestre, ai massimi dal 2008, porta il titolo Exxon sotto dell’1%.

Tra le commodities in calo gli energetici e i metalli industriali. In leggero rialzo l’oro. I futures sul greggio Wti sono in discesa del 2,2% a $80,35 il barile. In crescita di $4,9 (+0,3%) il metallo giallo, a $1.622,2 l’oncia.

Nel valutario prosegue il calo della moneta unica e scambia contro il dollaro americano a $1,3488 (-0,7%). Euro sotto anche contro lo yen giapponese, a ÂĄ103,76 (-0,57%), contro il franco svizzero, a CHF 1,2163 (-0,23%), e contro la sterlina inglese, a GBP 0,8660 (-0,45%). Dollaro/yen a ÂĄ76,91 (+0,13%).

Alle 15.00 italiane (8.00 ora di New York) i futures sull’indice S&P500 cedono 12,6 punti (-1,25%) a 1.143,7.

Futures sul Nasdaq sotto di 20,75 punti (-1,14%) a 2.168,75.

Male anche il Dow, con i futures che scendono di 110 punti (-1,09%) a 10.989.