Quando manca mezz’ora all’avvio delle contrattazioni i futures Usa ancora in territorio negativo ma al limite della parita’, (vedi quotazioni a fondo pagina), lasciando intendere un’altro avvio all’insegna dell’incertezza. Il recupero dei derivato e’ legato alla cauta risalita del NY Empire State Index. Nel frattempo il rendimento dei Treasury decvennali si e’ portato ai minimi del marzo 2009.
Bisogna aspettare per capire come gli operatori prenderanno posizione, il tutto dopo che Wall Street ha archiviato venerdi’ scorso la quarta seduta consecutiva in calo portando il bilancio settimanale del Dow a -3.3%, quello dell’S&P 500 a -3.8% mentre per il Nasdaq flessione del 5%.
Le notizie in arrivo dal Giappone aggiungono nuovi timori sulla tenuta della ripresa economica. Nel secondo trimestrela Cina ha superato il Giappone come seconda economia al mondo: il Pil nipponico nel periodo è cresciuto dello 0.1% rispetto al +1.1% del primo trimestre e meno di quanto gli analisti si aspettassero.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna settembre, dopo aver lasciato sul terreno in una settimana il 6.6%, avanzano dello 0.60% (+$0.45) a $75.84. Il derivato con scadenza agosto dell’oro guadagna l’1% (+$12.20) a $1228.80. Sul fronte valutario l’euro segna un +0.70% a quota $1.2843. Quanto ai Treasury, i prezzi del benchmark decennale salgono con il rendimento che scende al 2.61% dal 2.6880 di venerdi’.
Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 segna un ribasso di 1 punto a 1075 (-0.09%).
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 registra un calo di 0.75 punti a 1815 (-0.04%)
Il contratto sull’indice Dow Jones arretra di 12 punti a quota 10254 (-0.12%).